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Pubblicato: giovedì 16.11.2023.

Ascesso dentale e gengivale come curarlo

ascesso dentale e gengivale come curarlo

L’ascesso gengivale, o dentale, è un accumulo purulento (accumulo di pus) costituito da batteri, plasma, leucociti (globuli bianchi) e detriti cellulari.

L’ascesso dentale si può formare nella polpa del dente, nell’osso mandibolare, nelle gengive e in generale in tutti i tessuti che circondano il dente.

L’ascesso dentale è causato principalmente dalle infezioni batteriche e, come tutte le infezioni, va curato sempre.

Una corretta igiene orale e un costante monitoraggio da parte del tuo dentista di fiducia sono la migliore soluzione per salvaguardare la salute della tua bocca.

In questo articolo assieme al dott. Giuseppe Genzano, dentista esperto della clinica Ireos dental con oltre 30 anni di esperienza, spiegheremo in dettaglio cos’è un ascesso dentale, quali tipi di ascesso esistono e come sono classificati, sintomi, cause, diagnosi e cura. 

Sebbene questa guida offra una panoramica completa degli ascessi dentali, è importante consultare il proprio dentista per un consiglio su misura per la propria condizione specifica.

Se hai un forte dolore a causa di un ascesso puoi rivolgerti  a Dentisti Ireos Dental per curare il tuo problema tempestivamente e trovare velocemente sollievo.

Cos’è l’ascesso dentale in breve

L’aascesso dentale è una raccolta di pus nei tessuti attorno alla radice di un dente, generalmente causata dalla diffusione di batteri dovuta a carie dentali o malattie gengivali.

Tra i sintomi predominanti si annoverano un dolore acuto al dente affetto, gengive gonfie, infiammate e di colore rosso, un evidente gonfiore facciale, sensibilità dei denti marcata alle variazioni di temperatura, alitosi, febbre e un senso di malessere diffuso.

Per diagnosticare questa condizione, il medico si affida all‘anamnesi del paziente e all’osservazione diretta dell’ascesso. Il trattamento può variare in base alla gravità del caso: spesso si ricorre a terapie antibiotiche e antidolorifiche, e nei casi più severi può essere necessario drenare l’ascesso o procedere con la devitalizzazione o l’estrazione del dente coinvolto. Agire tempestivamente migliora notevolmente la prognosi, prevenendo l’insorgere di complicanze. Una corretta igiene orale è fondamentale per prevenire questi problemi.

I fattori di rischio dell’ascesso dentale

L’ascesso dentale è sempre molto doloroso.

Denti rotti o scheggiati, processi cariogeni profondi o pulpiti complicati possono favorire le infezioni dentarie.

L’ascesso dentale può essere favorite anche dall’alterazione del sistema immunitario, dal fumo, dal diabete e da terapie a lungo termine con farmaci a base di ormoni steroidei (cortisolo, cortisone ecc.)

L’ascesso dentale si presenta un un forte mal di denti, molto spesso insopportabile.

Durante un ascesso si possono anche manifestare: alitosi, gonfiore del volto, ingrossamento dei linfonodi e difficoltà nella deglutizione.

Anche interventi dentali riusciti male possono avere come conseguenza un ascesso dentale.

Classificazione dell’ascesso dentale

L’ascesso dentale si divide in:

  • ascesso parodontale
  • ascesso periapicale
  • ascesso gengivale

Ascesso Parodontale

L’ ascesso parodontale consiste in una un’infezione che colpisce l’insieme di tessuti e strutture che sostendono i denti, noto come parodonto. Questa area include la gengiva, l’osso alveolare – la parte dell’osso mascellare che contiene le radici dei denti, il cemento radicolare che ricopre le radici, e i legamenti parodontali, che sono fibre elastiche che stabilizzano il dente.

Questa condizione è comune tra coloro che soffrono di parodontite, chiamata anche piorrea, una malattia infiammatoria che danneggia i tessuti di supporto dei denti. Nella parodontite, le tasche parodontali – gli spazi tra la gengiva e i denti – possono approfondirsi, facilitando l’accumulo di batteri e detriti. In queste tasche, può svilupparsi un’infezione che porta alla formazione di pus, indicativo di un ascesso parodontale.

Importante è riconoscere che, oltre alla parodontite, vi sono altri fattori che possono contribuire allo sviluppo di un ascesso parodontale. Tra questi, una scarsa igiene orale, traumi dentali, o procedure odontoiatriche possono essere fattori di rischio. 

Ascesso Periapicale

L’ascesso periapicale è una infezione dentale seria che si verifica nella polpa del dente, la parte interna vitale costituita da nervi, vasi sanguigni e cellule specializzate come gli osteoblasti, responsabili della produzione di dentina. Questo tipo di ascesso è frequentemente il risultato di una carie profonda che ha superato lo smalto e la dentina, raggiungendo così la polpa dentale.

Lo smalto, la superficie esterna e dura del dente, quando danneggiato, permette alle carie di penetrare più in profondità, raggiungendo prima la dentina e poi la polpa. Una volta che la carie raggiunge la polpa, si crea un ambiente favorevole per la proliferazione dei batteri. Se non trattata, questa infezione batterica può portare allo sviluppo di un’infiammazione purulenta, nota appunto come ascesso periapicale.

Va sottolineato che, oltre alle carie, anche i traumi dentali, come cadute o incidenti, possono causare ascessi periapicali. Un trauma può danneggiare la polpa dentale, portando a necrosi (morte del tessuto) e, successivamente, a un infezione del dente.

È importante comprendere che un ascesso periapicale richiede un trattamento immediato per evitare complicazioni maggiori, come la diffusione dell’infezione ad altre parti del corpo. I trattamenti possono variare dalla rimozione della carie e dal ricostruire un dente spezzato o danneggiato, fino a procedure più complesse come la devitalizzazione

Ascesso Gengivale

L’ascesso gengivale rappresenta una condizione odontoiatrica che, pur essendo meno severa rispetto ad altri tipi di ascessi dentali, necessita di un’attenta valutazione e trattamento da parte di un dentista. Questo tipo di ascesso si forma all’interno della gengiva, spesso come risultato di un’infezione batterica che causa l’accumulo di pus.

I sintomi dell’ascesso gengivale includono gonfiore, arrossamento e dolore intenso nella zona gengivale, aumentando la sensibilità a temperature calde o fredde.  Anche se è considerato una delle forme meno gravi di ascesso dentale, è fondamentale non sottovalutare la condizione. Se trascurato, un ascesso gengivale può evolvere in problemi più seri, influenzando la salute orale generale.

Tra i fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare un ascesso gengivale, vi sono l’età avanzata, il consumo frequente di alimenti zuccherati, il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol e l’uso di protesi dentali. La terapia per un ascesso gengivale può variare in base alla gravità del caso e può includere l’uso di antibiotici per mal di denti, farmaci antidolorifici e, in alcune situazioni, il drenaggio chirurgico dell’ascesso.

Ascesso dentale asintomatico (senza sintomi)

Esiste una forma peculiare di ascesso dentale che non provoca dolore. Questo significa che i sintomi comuni dell’ascesso, come dolore acuto o gonfiore, possono non essere presenti, specialmente nelle fasi iniziali della patologia. A volte, l’assenza di dolore o gonfiore è dovuta al fatto che l’accumulo di pus trova sfogo attraverso una fistola, fornendo un sollievo temporaneo.

Per questo motivo, è importante prestare attenzione a qualsiasi variazione nello stato di salute di bocca e gengive, anche ai segni più sottili, per identificare tempestivamente eventuali problemi dentali.

Quali sono le cause di un ascesso dentale?

cura e cause ascesso dentale

L’ascesso dentale è primariamente causato dall’insorgenza di un’infezione batterica nei denti o nelle gengive. Questa condizione si verifica spesso a seguito di carie dentali profonde o lesioni gravi, che danneggiano lo smalto e permettono ai batteri di penetrare nelle strutture interne del dente.

Fattori di Rischio dell’Ascesso Dentale:

  • Denti compromessi o Lesioni traumatiche: Denti rotti, scheggiati o danneggiati possono esporre la parte interna del dente all’infezione.
  • Sistema immunitario compromesso: Malattie che indeboliscono il sistema immunitario, come il diabete o il reflusso gastroesofageo, possono aumentare il rischio di ascessi.
  • Abitudini dannose: Il fumo e un consumo eccessivo di alcol possono favorire l’insorgenza di ascessi dentali.
  • Cattiva igiene orale: Una scarsa igiene orale facilita l’accumulo di batteri che possono causare infezioni.
  • Terapia a lungo termine con farmaci corticosteroidi: L’uso prolungato di questi farmaci può avere un impatto negativo sulla salute dentale.
  • Interventi dentali multipli non riusciti: Procedimenti come devitalizzazioni, impianti dentali o otturazioni che non hanno successo possono predisporre a infezioni.
  • Altre condizioni: La secchezza delle fauci e il trattamento con farmaci antistaminici o antipertensivi possono anch’essi aumentare il rischio.

Ascesso dentale sintomi

Il primo sintomo è sicuramente un mal di denti molto acuto, pulsante e insopportabile.
Il dolore può aumentare anche semplicemente sfiorando con la lingua il dente o la gengiva.

Come già anticipato, essendo un’infezione di pus, potrebbe presentarsi il problema dell’alitosi.
Ipersensibilità ai cibi caldi e freddi e una difficoltà nella masticazione e nella deglutizione.

Le gengive e altre parti potrebbero risultare gonfie, doloranti e arrossate.

Nei casi più gravi si può verificare il presentarsi di febbre e ingrossamento dei linfonodi del collo e addirituttusa lo spasmo muscolare della mandibola.

Come riconoscere l’ascesso gengivale tutti i sintomi

Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • Mal di denti acuto e insopportabile;
  • Gengive molto gonfie, arrossate e infiammate: nei casi più gravi e acuti troviamo gengive sanguinanti con pus interno;
  • Gonfiore delle guancia e nei casi più acuti di gran parte del volto;
  • Linfonodi del collo ingrossati;
  • Alitosi e sapore cattivo in bocca;
  • Denti sensibili al caldo e freddo;
  • Dolore durante la masticazione;
  • Febbre ;
  • Malessere generico;
  • Spasmo dei muscoli della mandibola, nei casi più gravi;

Quanto dura un ascesso dentale

La durata di un ascesso dentale non è facilmente quantificabile in quanto dipende dalla gravità dell’infezione.

Oltrettutto se non viene curato l’infezione continuerà ad aggravarsi e a peggiorare la situazione senza trovare una risoluzione.

Infatti non bisogna aspettare che l’ascesso si risolva da solo ma è opportuno recarsi dal proprio dentista di fiducia e farsi prescrivere una terapia antibiotica per combattere l’infezione.

Con un giusto trattamento antibiotico l’ascesso dentale dovrebbe ridursi nel giro di 7 giorni.

Se l’ascesso dentale viene trascurato è possibile compromettere lo stato di salute generale di tutto l’organismo.

La diagnosi dell’ascesso dentale


Un bravo dentista riesce a diagnosticare un ascesso dentale al termine di una visita e dopo aver preso visione dei sintomi accusati dal paziente.
Il medico dopo aver verificato la presenza di un ascesso può decidere di aspirare e prelevare un campione del pus per analisi approfondite.

La cura dell’ascesso

L’ascesso dentale viene curato attraverso una cura antibiotica che impedisce all’infezione batterica di propagarsi in parti del corpo più pericolose come la testa ed il collo.

Come per tutte le infezioni di tipo batterico è importante agire tempestivamente.

Antibiotico per l’ascesso gengivale

L’antibiotico per curare l’ascesso gengivale deve essere prescritto dal medico ed è importante non procedere con cure fai da te.
Gli antibiotici prevalentemente usati sono:

  • Amoxicillina
  • Clindamicina
  • Claritromicina

Le dosi raccomandate rientrano solitamente nei 2-3 grammi di antibiotico al giorno (1 compressa ogni 8-12 ore) per 5-6 giorni.

Vi ricordiamo di consultare il proprio dentista di fiducia e di leggere il foglietto illustrativo prima di prendere qualsiasi medicinale o antibiotico.

➡ Se volete approfondire vi consigliamo la lettura del nostro articolo: antibiotico per il mal di denti? la guida definitiva

Attenuare il dolore di un ascesso

In presenza di un ascesso dentale, in caso di forti dolori, vengono somministrati degli antidolorifici come ibuprofene o naprossene così da diminuire il dolore.

In caso di febbre viene somministrato il paracetamolo.

Per una guarigione più veloce è possibile che il dentista decida di eseguire un drenaggio del pus presente.
Cosa fare con l’ascesso dentale in attesa di andare dal dentista.

La prima cosa da fare sicuramente è quella di contattare il proprio dentista il prima possibile.

Fare degli sciacqui con acqua tiepida e sale da cucina può alleviare temporaneamente il dolore derivato dal ascesso dentale.

E’ importante lavare i denti con acqua tiepida perchè l’ascesso dentale causa ipersensibilità e di conseguenza l’acqua troppo calda o troppo fredda farebbe l’effetto contrario.

Come anticipato farmaci antinfiammatori e analgesici sono tra i rimedi più indicati per alleviare rapidamente il mal di denti causato da un ascesso.

Un’altra buona soluzione, per alleviare il mal di denti dovuto a un ascesso, è quella di applicare una borsa del ghiaccio all’esterno della guancia direttamente sulla zona dolente ( detta anche crioterapia).

Un metodo antico è quello di sciacquare la bocca con alcol puro o whisky, questi ultimi hanno un effetto anestetico che allevia il dolore e allontana i batteri.
L’alcol va tenuto in bocca per circa 30 secondi e poi va sputato senza ingoiarlo.

Per gli sciacqui è possibile utilizzare anche collutori non troppo aggressivi.

Alleviare il dolore da ascesso dentale con rimedi naturali

In attesa dell’intervento del dentista è possibile ricorrere anche a rimedi naturali come l’utilizzo di chiodi di garofano o propoli da applicare direttamente sulla zona affetta da ascesso.

Si specifica che questo tipo di rimedio è solo un lenitivo temporaneo e non può sostituire in alcun modo la terapia prescritta dal medico.

I consigli del dentista per curare l’ascesso dentale a casa

Chi di noi ha avuto la sfortuna di avere un ascesso dentale sa bene quanto possa essere doloroso e spesso ci si domanda: ma cosa è possibile fare a casa per tamponare il dolore ai denti dovuto ad un ascesso?

Vediamolo insieme alcuni consigli per curare l’ascesso dentale a casa in attesa di andare dal dentista.

I consigli che riportiamo non sostituiscono in alcun modo il parere medico del proprio dentista o proprio dottore di base.

Ricordiamoci innanzitutto che un ascesso è essenzialmente una raccolta di materiale infetto e pus, la prima cosa da fare dunque è usare una serie di prodotti e/o farmaci in grado di eliminare quanta più infezione possibile, in modo da migliorare la situazione dolorosa e facilitare il compito del dentista, il quale dovrà poi rimuovere la causa del problema.

Una buona scelta può essere quella di iniziare ad usare dei prodotti disinfettanti a base di clorexidina, questa molecola infatti se applicata nel cavo orale viene assorbita dalle mucose e rilasciata gradualmente nel corso del tempo, determinando un effetto antibatterico continuo per molte ore.

I nomi commerciali dei prodotti a base di clorexidina sono Oralsan® Collutorio (che contiene lo 0.20% di clorexidina) e Plakout® (questa linea completa comprende dentifricio, collutorio e gel gengivale che contengono lo 0.20% di clorexidina, per noi sono i migliori prodotti reperibili attualmente sul mercato).

La cosa più importante da fare in caso di ascesso dentale è però quella di iniziare quanto prima una terapia antibiotica in grado di far riassorbire l’infezione.

Per fare ciò contattiamo il nostro dentista di fiducia o il medico di base poiché solo loro conoscono bene la nostra situazione clinica e solo loro sono in grado di impostare una strategia antibiotica mirata che risolva il problema nel minor tempo possibile e con minor rischio di complicanze.

Il trattamento standard di un ascesso dentale con antibiotico prevede l’uso di una penicillina o un macrolide da assumersi una volta ogni 12h per 5-6 giorni.

Riportiamo alcuni esempi di protocolli terapie antibiotiche: Augmentin 1 compressa ogni 12h per 6 giorni Klacid 250mg 1 compressa ogni 12h per 6 giorni.

Una buona scelta terapeutica potrebbe essere anche quella di iniziare una terapia antidolorifica al fine di limitare quanto più possibile la sensazione di dolore, inoltre l’antidolorifico svolge anche la funzione di antinfiammatorio, contribuendo alla riduzione del gonfiore della zona.

Ultima raccomandazione, ma non per questo meno importante: ricordiamoci di contattare il nostro dentista di fiducia!

Sembra quasi scontato ma è bene sottolineare che un ascesso non guarisce “da solo”.

I farmaci possono fare miracoli a volte ma benché siano in grado di eliminare del tutto un’infezione, non agiscono sulla causa dell’infezione stessa.

In parole povere se un ascesso si è sviluppato per causa di una carie profonda, i farmaci saranno in grado di eliminare l’ascesso ma se non curo la carie l’ascesso si ripresenterà non appena sarà svanito l’effetto protettivo dei farmaci.

Hai una carie e temi che se non la curi si possa sviluppare un ascesso dentale?

➡ Leggi la guida: Cosa bisogna fare in caso di denti cariati: cause, sintomi e cure

Cosa posso mangiare con un ascesso 

Sicuramente a causa del dolore l’appetito verrà meno o comunque non avremo molta voglia di mangiare.
La cosa importante è evitare cibi troppo freddi o caldi a causa dell’ipersensibilità della zona dolorante.
E’ bene evitare cibi e bevande molto zuccherate e si consiglia il consumo di frutta e verdura.

Se si sta già seguendo la terapia antibiotica è consigliabile mangiare yogurt con fermenti lattici vivi in modo da rafforzare le difese immunitarie.

Le complicanze di un ascesso

Come per tutte le infezioni batteriche se non si interviene tempestivamente si rischia che il problema degeneri in qualcosa di più grave.

Nel caso di rottura spontanea il pus presente si riversa direttamente nella cavità orale. In questo caso è possibile che il mal di denti diminuisca ma è comunque necessaria una terapia antibiotica per debellare completamente l’infezione.

Nel caso in cui l’ascesso non venga curato è possibile che il pus si accumuli progressivamente fino ad ingigantirsi dilatando la cavità orale fino a generare una ciste o una fistola.

Diabetici, pazienti immunocompromessi o malati di cancro sono soggetti molto a rischio.

Prevenzione

Per prevenire gli ascessi dentali è importante seguire na buona igiene dentale e un accurata pulizia dei denti e della bocca. Come medico, consiglio di lavare i denti almeno 3 volte al giorno con un dentifricio al fluoro, che rinforza lo smalto dentale e riduce il rischio di carie.

L’uso quotidiano del filo interdentale è altrettanto importante per eliminare i residui di cibo e la placca nelle aree che lo spazzolino potrebbe non raggiungere efficacemente.

Le visite regolari dal dentista, idealmente due volte all’anno, sono essenziali per un controllo preventivo. Durante queste visite, il dentista può identificare e trattare tempestivamente eventuali problemi prima che possano evolvere in un ascesso.

Le pulizie professionali effettuate in queste occasioni sono particolarmente efficaci nel raschiare il tartaro e placca, contribuendo a mantenere i denti e le gengive in buona salute. È importante anche spazzolare la lingua durante la routine di igiene orale per rimuovere i batteri e mantenere l’alito fresco.

In situazioni in cui non è possibile utilizzare lo spazzolino, raccomando di sciacquare la bocca con acqua tiepida per ridurre l’accumulo di batteri. Infine, una dieta bilanciata, con limitato consumo di zuccheri e cibi acidi, aiuta a proteggere i denti da danni che potrebbero portare a infezioni.

Mantenere una buona igiene orale, sottoporsi a controlli regolari e seguire una dieta sana sono passi fondamentali per prevenire gli ascessi dentali e garantire la salute complessiva della bocca.

Ascesso dentale nei bambini cosa fare

L’ascesso dentale può presentarsi anche nei bambini che sono ancora nella fase di dentizione decidua (i denti da latte).

Per far si che i nostri figli crescano felici con una bocca sana e dei denti perfetti è opportuno sottoporli a delle visite odontoiatriche di controllo fin da piccoli.

Portare il bambino dall’odontoiatra fin dall’età di 4 anni consentirà di tenere sotto controllo la crescita e l’allineamento dei denti in modo da diagnosticare precocemente lo sviluppo di eventuali malocclusioni dentali, oltre a creare un ottimo approcio con il dentista e con l’igiene orale.

L’ascesso perapicale è l’ascesso dentale che si verifica più frequentemente nei bambini piccoli in dentizione decidua o mista.

Molto spesso le cause sono da ricercare in un infezione del dente o in una carie trascurata.

Nell’articolo abbiamo già parlato di come i batteri della carie aggrediscano il dente erodendolo fino ad arrivare alla polpa del dente e produrre l’infezione.

L’ascesso dentale colpisce indistinamente tutti gli elementi dentali e del parodonto a seconda della gravità.

Proprio per questo motivo effettuare controlli periodici dal dentista diventa un fattore determinante per la preventizione e la cura temepestiva di carie e infezioni dentali.

I sintomi dell’ascesso dentali nei bambini

I sintomi nei bambini sono gli stessi sintomi degli adulti come febbre, gengive gonfie e infiammate, dolore durante la masticazione ecc.

Curare l’ascesso dentale nei bambini

La cosa migliore da fare per curare l’ascesso dentale e gengivale nei bambini è quella di rivolgersi al proprio dentista di fiducia che si occuperà di trovare la terapia più efficace per il piccolo.

Alleviare il dolore da ascesso a casa

Per alleviare il dolore e far dormire il bambino si consiglia di effettuare degli impacchi di camomilla o di malva sulla zona colpita dall’ascesso e successivamente effettuare degli sciacqui con acqua tipida e sale per disinfettare la zona.

Anche l’utilizzo di un colluttorio può essere utile a patto che non sia aggressivo.

Molti colluttori in commercio hanno sostanze troppo forti che a contatto con la parte infetta provovano una senzazione di dolore ancora più acuta.

L’utilizzo di un colluttorio leggero aiuta ad eliminare i batteri e ad alleviare il dolore.

Altri consigli per allevviare il dolore da ascesso a casa:

  • pulire frequentemente i denti e la lingua
  • applicare del ghiaccio sulla guancia per alleviare la senzazione di dolore
  • usare il gel in aloe vera sulla parte lesa

 


Faq: Domande Frequenti sull'ascesso dentale

Come sgonfiare un ascesso dentale?

Per sgonfiare un ascesso dentale è possibile ricorrere anche a:

  1. Pulizia dei denti: è necessario pulire accuratamente la parte della bocca colpita all’ascesso. Per farlo è opportuno fare sciacqui con acqua e limone, acqua e bicarbonato oppure con un collutorio non aggressivo
  2. Ghiaccio: mettere del ghiaccio sulla parte esterna del viso permette di sgonfiare l’ascesso dentale e ridurre il dolore.
  3. Propoli: utilizzata sulla parte colpita funziona come un antibiotico naturale che sgonfia l’ascesso e riduce il dolore.

Cosa succede se non si cura l'ascesso dentale?

Se non viene curato l’ascesso periapicale porta a una necrosi della parte interessata a cui ne consegue la perdita di uno o più denti.
Nei casi più gravi un ascesso gengivale può portare anche a condizionare la salute generale del paziente.

Come viene drenato un ascesso dal dentista?

In alcuni casi è possibile incidere la parte e drenare l’ascesso dentale.

Il dentista pratica un’incisione di circa 2 cm nella zona colpita dall’ascesso cercando di non incidere dove il tessuto è necrotico. Successivamente tramite l’utilizzo dell’aspiratore e di una garza sterile viene drenato il pus essudante.

Quando si sgonfia l'ascesso?

Un ascesso dentale che non si è cronicizzato si dovrebbe sgonfiare in circa 6-7 giorni.

Come faccio a sapere se ho un ascesso?

Per riconoscere un ascesso dentale basta far attenzione ai seguenti possibili sintomi:

  1. Gengive gonfie, infiammate, arrossate o sanguinanti
  2. Presenza di pus
  3. Gonfiore della guancia e del viso
  4. Forte dolore alle gengive
  5. Alitosi e cattivo odore in bocca
  6. Febbre
  7. Ipersensibilità ai denti
  8. Spasmi muscolari della mandibola

Cosa fa il dentista in caso di ascesso?

  1. Attraverso strumenti sterili viene anestetizzata la parte colpita
  2. Viene praticata un incisione di circa 1-2 cm vicino alla zona da trattare
  3. Attraverso l’utilizzo dell’aspiratore e di garze sterili viene aspirato il pus generato dall’ascesso
  4. Viene richiusa l’incisione
  5. Il dentista prescriverà una terapia antibiotica per il mal di denti