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Pubblicato: lunedì 10.01.2022.

Necrosi dentale: cos’è, cause e cure

necrosi dentale

Si definisce necrosi dentale tutto l’insieme dei fattori che portano alla morte del dente, causando la degradazione dei tessuti fino a far perdere completamente vitalità alla parte viva del dente: la polpa dentale.

Un dente è composto da tre livelli: lo smalto dentale, la dentina e la polpa.

La polpa dentale al suo interno contiene la parte viva del dente ovvero i nervi e i vasi sanguigni, ed è indispensabile per portare sangue e ossigeno ai denti.

Un dente si definisce morto o non vitale quando i nervi e i vasi sanguigni che lo compongono sono danneggiati in modo irreversibile.

Anche se la necrosi dentale è una condizione permanente deve essere comunque curata e trattata in modo corretto per evitare conseguenze dolorose e ulteriori problemi.

In questo articolo tratteremo in modo approfondito le cause, i sintomi e le cure per la necrosi dentale.

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Dente in necrosi: Cause

Le cause che possono portare un dente alla necrosi sono molteplici e necessitano di una visita con il proprio dentista per determinare il motivo specifico.

Nella grande maggioranza dei casi la morte di un dente è causata da un’infezione o un trauma che ha colpito la polpa, ad esempio da una carie trascurata per troppo tempo.

Quando una carie dentale non viene curata in tempo può degenerare in pulpite, ovvero una grave infezione della polpa dentale, che a sua volta può trasformarsi in necrosi.

Anche un trauma può portare alla morte di uno o più denti, una caduta o un colpo possono causare l’interruzione dell’afflusso di sangue ai denti e mandare il dente in necrosi, segnando la sua fine.

Sintomi

Capire visivamente se un dente è in necrosi non è semplice e immediato.

Possiamo però stare attenti alla comparsa di alcuni sintomi che possono farci capire che un dente sta morendo o se ha già perso la sua vitalità.

I principali sintomi delle necrosi dentale sono:

  • Cambiamento di colore;
  • La comparsa di dolore;

Quando si presentano questi sintomi il consiglio è di prenotare immediatamente una visita dal proprio dentista di fiducia il quale, dopo aver diagnosticato il problema, deciderà se procedere con l‘estrazione del dente o con la devitalizzazione.

Cambiamento di colore

Il cambiamento di colore di un dente può essere interpretato come un campanello d’allarme che ci indica che il dente sta morendo.

Quando un dente perde la sua parte vitale comincia ad assumere un colore giallo scuro oppure grigio.

Il motivo del cambiamento di colore è dovuto al fatto che il flusso di sanguigno non aiuta più a pigmentare il dente.

Se la necrosi viene trascurata o se non viene curata nel modo corretto il dente necrotico con il tempo diventa completamente nero.

Il dolore

Il dolore è uno dei sintomi primari che indica che qualcosa non va all’interno della nostra bocca.

La sensazione di dolore aumenta progressivamente a seconda del livello di avanzamento dello stato di necrosi.

Inizialmente un dente necrotico non provoca una sensazione dolorosa ma con il passare del tempo il dolore si presenta e diventa sempre più intenso e presente.

Quali sono le conseguenze se trascuriamo un dente in necrosi

Trascurare la necrosi di un dente può portare conseguenze importanti che possono minare la salute di tutti i denti presenti nella bocca, ad esempio infezioni che possono estendersi fino a colpire il tessuto osseo.

Le conseguenze più comuni di una necrosi dentale trascurata sono:

  • parodontite: una delle più gravi malattie che minano la salute dei nostri denti. Si tratta di un’infiammazione del parodonto che danneggia i tessuti e può portare alla perdita di tutti i denti (edentulia totale);
  • cisti radicolare: quando si formano delle cisti vicino alle radici dentali a causa della malattie infettive che hanno colpito la parte viva del dente;
  • ascesso dentale: un accumulo di pus vicino alla radice dentale a causa di un’infezione che si è estesa perché non curata;
  • granuloma apicale: ’infiammazione cronica dei tessuti vicino all’apice del dente;

Come curare la necrosi dentale

La cura della necrosi dentale varia a seconda del grado di necrosi in cui si trova il dente, la procedura necessaria sarà valutata dal proprio dentista una volta effettuata la prima visita.

Le procedure per curare un dente necrotico sono:

  • la devitalizzazione (cura canalare);
  • l’estrazione dentale;

Devitalizzazione dentale

La devitalizzazione del dente consiste in una cura canalare che prevede la pulizia del tessuto necrotico dai canali del dente e la rimozione chirurgica dei tessuti vitali del dente stesso, ovvero la rimozione della polpa.

Le fasi della devitalizzazione del dente prevedono inizialmente l’estrazione della polpa dentale e la pulizia accurata della cavità presente nei canali radicolari.

Una volta estratta, la polpa dentale sarà sostituita con del materiale bio-compatibile come ad esempio la guttaperca.

Infine il dente viene ricostruito con del materiale composito dello stesso colore del dente naturale.

Il trattamento non è doloroso in quanto viene eseguito sotto anestesia e se effettuato con una diga di gomma e con l’uso del microscopio offre dei risultati sicuri e predicibili.

Se la parte del dente naturale rimossa è grande potrebbe essere necessario applicare una corona dentale per evitare che il dente si rompa a causa di eccessive sollecitazioni.

Vuoi approfondire: ricostruire un dente spezzato

Estrazione del dente

Si ricorre all’estrazione dentale solamente in quei casi in cui l’elemento dentario non può essere salvato e si preferisce sempre ricorrere a una terapia di odontoiatria conservativa come la devitalizzazione.

Rimanere senza uno o più denti a causa di un estrazione provoca dei problemi estetici e funzionali.

Fortunatamente per ripristinare un bel sorriso e avere denti fissi sarà possibile ricorrere agli impianti dentali tramite un intervento di implantologia.

Ad oggi grazie alle moderne tecniche di implantologia a carico immediato è possibile avere denti fissi in meno di un giorno.