370 3655374 info@clinicaireos.com Lun - Ven: 10.00 - 20.00

Pubblicato: venerdì 01.10.2021.

Cos’è il granuloma dentale: cause, sintomi e cura

Cos'è il granuloma dentale: cause, sintomi e cura

Il granuloma dentale è spesso asintomatico, può rimanere silente per molti anni e può capitare di averlo senza accorgersene.

Ecco perché è opportuno eseguire dei controlli periodici dal proprio dentista di fiducia così da poter intervenire tempestivamente e salvaguardando la salute orale.

Vediamo nel dettaglio cos’è il granuloma dentale, quali sono i suoi sintomi, come viene diagnosticato e quali sono le cure per eliminarlo.

Cos’è il granuloma dentale (o apicale)

Il granuloma dentale – o granuloma apicale – è un’infiammazione cronica del tessuto che circonda l’apice della radice del dente, chiamato tessuto periapicale, da cui deriva l’origine del nome.

L’infiammazione si sviluppa a causa di un infezione di origine batterica che determina la necrosi della polpa dentale.

Si sviluppa sotto forma di una piccola pallina granulare, avvolta da un rivestimento fibroso che abbraccia la radice del dente.

Il processo infiammatorio trasforma il tessuto connettivo, all’interno del dente, facendolo diventare granulare.

Tipologie

Il granuloma può manifestarsi in 3 forme:

  • Semplice: è la forma di granuloma più diffusa. Ha la forma arrotondata simile a un piccolissimo pisello ed è circoscritto alla radice dentale.
  • Suppurato: è una complicazione del granuloma semplice: prevede una fase acuta di infiammazione della radice, spesso accompagnata da pus.
  • Ascessualizzato: quando all’interno di un granuloma si forma un ascesso dentale cronico.

Granuloma dentale: cause

Il granuloma si sviluppa a causa di un’infezione, di origine batterica, nella parte finale della radice dentale, nella zona del forame radicolare.

L’infezione attacca il tessuto interno del dente provocando un processo di decomposizione, il quale, consente ai batteri stessi di proliferare e riprodursi, fino a raggiungere la zona apicale della radice ed infettare l’osso.

Con questo processo, i batteri, attivano un meccanismo di difesa delle cellule del sistema immunitario che, per impedire all’infiammazione di espandersi, reagisce formando un tessuto granulare: il granuloma dentale.

È opportuno intervenire in velocemente per non rischiare di perdere il dente.

Il nostro corpo è una macchina dotata di elevati sistemi di protezione, infatti, quando il dente è sano, è il nervo vitale stesso che protegge la radice e impedice la proliferazione dei batteri.

Tuttavia può accadere che questo nervo muoia, o per cause naturali o in seguito a una devitalizzazione dentale; in questi casi l’infezione si propaga dalla zona del canale radicolare al resto del dente, dando origine all’infiammazione della polpa (pulpite) e alla morte delle cellule (necrosi).

Le cause dell’infezione possono essere:

  • Carie profonda trascurata;
  • Frattura di un dente;
  • Devitalizzazione eseguita male.

Sintomi

Il granuloma dentale non mostra sintomi particolari, può rimanere all’interno della bocca per molto tempo senza dare alcun fastidio e senza che nessuno se ne accorga.

Se non curato e trascurato, può aggravarsi e dare origine a suppurazione, una infiammazione acuta della radice con presenza di pus, oppure può sviluppare un ascesso dentale con presenza di pus e forte dolore.

Quando il granuloma raggiunge uno di questi stadi i sintomi possono essere:

Diagnosi

Essendo molto spesso asintomatico il granuloma non facilita certo la sua diagnosi.

Per verificare la presenza di un granuloma è necessario ricorrere a un ortopantomografia, ovvero una radiografia panoramica delle arcate dentali, attraverso la quale è possibile individuare con precisione il punto esatto in cui si sviluppa il granuloma.

In alternativa è possibile ricorrere anche a una TC Cone Beam, una tac dentale, la quale rileva delle immagini 3D delle ossa e dei tessuti presenti nel cavo orale.

Infine anche un esame del sangue può segnalare la presenza di un’infezione, mettendo in evidenza un eventuale aumento dei globuli bianchi e della VES (velocità di eritrosedimentazione)

Curare il granuloma dentale: le terapie

La tipologia di cura del granuloma dipende dalla gravità dell’infezione, dalla sua grandezza e dallo stato di salute del dente colpito.

La cura principale è la devitalizzazione del dente, nel caso in cui sia già stato devitalizzato, si esegue un nuovo ritrattamento, ovvero una nuova cura canalare.

Durante il ritrattamento canalare vengono rimosse le vecchie otturazioni, viene eseguita una pulizia e una disinfezione dell’area radicolare e successivamente si esegue una nuova otturazione dentale.

Quando non è possibile effettuare una cura canalare, ad esempio in presenza di perni cementati sulla radice o di protesi con corone, si ricorre alla apicectomia dentale, ovvero un intervento di chirurgia endodontica.

Con questo intervento viene rimosso sia il granuloma che l’apice della radice del dente e l’imbocco del canale viene chiuso un cemento apposito.

Nel caso in cui il granuloma sia in uno stato troppo avanzato l’unica soluzione rimane l’estrazione del dente e un’adeguata pulizia.

Antibiotico per il granuloma

Essendo un’infezione batterica si pensa che il granuloma possa essere curato tramite una cura con farmaci antibiotici, purtroppo non è così.

L’assunzione di antibiotici, che deve essere eseguita solo su prescrizione medica, aiuta a ridurre l’infezione ma non agisce in alcun modo sul granuloma e sulle cause che hanno portato alla sua formazione.

Il granuloma dentale è una patologia da non sottovalutare e non trascurare perché potrebbe dare origine a problemi più importanti.

Per questo motivo è fondamentale effettuare dei controlli periodici di prevenzione dal proprio dentista di fiducia.

In Ireos Dental prevediamo dei piani di prevenzione fin dal primo giorno che una persona decide di diventare nostro paziente.