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Pubblicato: sabato 23.10.2021.
Ultimo aggiornamento: venerdì 22.10.2021

Apparecchio ai denti: quando si deve mettere da adulti

L’apparecchio denti da adulti: quando e perché si deve mettere

Strumento spesso indispensabile per la cura dei denti dei bambini e degli adolescenti, l’apparecchio ortodontico può portare a ottimi risultati anche negli adulti.

Eliminare problemi estetici ottenendo denti dritti e allineati per un sorriso smagliante, risolvere casi di malocclusione delle mandibole per raggiungere l’obiettivo di una masticazione corretta e efficace, correggere le dimensioni del palato per migliorare eventuali problemi di fonesi e deglutizione, preparare la cavità orale ad interventi di chirurgia ortognatica o all’innesto di protesi e impianti dentali.

Queste sono le principali indicazioni per cui ricorrere ad un apparecchio ortodontico per i denti, anche quando la crescita cranio-facciale e la dentizione permanente sono ormai completate.

Ecco quindi che si entra nel campo dell’ortodonzia per adulti.

Talvolta a rivolgersi all’ortodontista è un paziente che ha già portato in precedenza un apparecchio per raddrizzare i denti, magari nell’infanzia.

Ebbene, talvolta i risultati raggiunti si perdono, e i denti tendono a tornare nella posizione originale; per evitare la regressione è molto importante che all’azione di correzione segua un periodo di mantenimento.

In generale, data la ridotta mobilità dei denti nell’adulto, occorrerà un po’ di tempo in più per poter donare o restituire alla bocca il suo massimo splendore e funzionalità, ma l’importanza dei risultati giustifica un po’ di pazienza per poterli ottenere e il senso di responsabilità per poterli mantenere.

Per valutare quanto tempo si deve indossare l’apparecchio occorre uno specialista, inoltre molto dipenderà dalla volontà e costanza del paziente nel seguire le indicazioni dell’ortodontista.

In questo l’età adulta potrebbe essere la carta vincente rispetto a infanzia e adolescenza, per raggiungere le aspettative senza ritardi.

I motivi per ricorrere l’apparecchio ai denti?

Non solo un bel sorriso: nella maggior parte dei casi, ad un sorriso con denti non allineati o con gengive in evidenza, si accompagna un problema non solo estetico ma anche funzionale, di malocclusione.

A spingere il paziente adulto a ricorrere all’aiuto dello specialista quindi non è solo il desiderio di ottenere un bel sorriso, ma soprattutto quello di un sorriso “sano”, di una dentatura in grado di svolgere al meglio la sua funzione masticatoria, di poter essere mantenuta più facilmente in buone condizioni grazie all’igiene orale, per prevenire alitosi, carie, gengiviti e parodontiti.

Denti ben allineati e masticazione corretta possono far risparmiare danni e dolore, non solo in ambito dentistico; possono prevenire problemi come la formazione di placca batterica o rotture dovute alla eccessiva sollecitazione di alcune parti dei denti, ma anche risolvere problemi posturali con conseguenti mal di schiena e cefalee.

Le tre classi di malocclusione dentale?

Le tre classi di malocclusione e la conseguente anomala articolazione di mascella e mandibola sono tra i motivi più comuni per i quali ci si rivolge all’ortodontista da adulti.

Conoscere e riconoscere i tipi di malocclusione è certamente compito del medico, ma il paziente può, da diversi segnali, visibili e non, capire se i suoi denti non si sovrappongono in modo corretto, se sono troppo vicini o distanziati tra loro, se la masticazione avviene con fatica.

Purtroppo, spesso si fa l’abitudine alle malocclusioni e si tende a sottovalutare i problemi che esse creano; sarebbe bene invece riflettere su quanto i denti ben allineati potrebbero migliorare la qualità della vita.

La malocclusione di 1° grado è quella condizione in cui si hanno i denti dell’arcata superiore che sovrastano quelli della mandibola.

Nei casi di affollamento dentale e retrognatismo, cioè in una malocclusione di 2° grado, abbiamo denti sovrapposti tra loro, mento sfuggente, arcata superiore che oltrepassa notevolmente l’inferiore e spazi accentuati tra gli incisivi (diastema dentale).

In caso di progenismo, o morso inverso o crociato, nella malocclusione di 3° grado, abbiamo la mandibola che sporge in avanti rispetto alla mascella.

In tutti questi casi non è solo la bellezza del sorriso ad essere compromessa, ma l’intero nostro benessere.

Diagnosi delle malocclusioni

Qualsiasi sia l’origine e la causa della malocclusione, difetti congeniti, traumi o cattive abitudini orali dell’infanzia, per decidere se applicare l’apparecchio e quale sia il tipo è più adatto ad ogni singolo caso, si parte da una serie di esami eseguiti dall’ortodontista.

Il check-up ortodontico permetterà di stabilire l’entità e la tipologia del problema, l’obiettivo da raggiungere e il metodo migliore per ottenere il risultato desiderato.

A sostegno del lavoro dello specialista vengono l’analisi fotografica, le radiografie panoramiche, la tomografia computerizzata 3D e i modelli in gesso derivati, software di simulazione, nonché altri esami più specifici che analizzano la qualità intrinseca di ossa e dentatura.

Apparecchio ai denti per gravi casi di malocclusione

malocclusione dentale grave

In alcuni, rari, gravi casi di malocclusione dentale o quando i denti non sono in condizioni tali da sopportare lo stress di una forte trazione o spinta per riallinearsi, potrebbe essere necessario ricorrere ad apparecchi con ancoraggi scheletrici.

In questi casi l’apparecchio viene ancorato all’osso con piccole viti ortodontiche.

Ad un progetto messo a punto grazie a software e tecnologia 3D segue la realizzazione di una struttura estremamente personalizzata, posizionata ad hoc con il minimo fastidio possibile per il paziente.

In altri casi ancora, che avrebbero richiesto un intervento durante l’infanzia ma arrivano alle cure dell’ortodontista in ritardo, più che di un apparecchio ortodontico si tratta di posizionare un apparecchio ortopedico.

Esempi di apparecchi ortopedici sono l’espansore del palato o la maschera di Delaire, la cui azione sarà affiancata o seguita da un apparecchio ortodontico, per ottenere un risultato finale perfetto sia dal punto di vista estetico che funzionale.

apparecchio espansore palatale mobile

Apparecchio dentale: quale usare per raddrizzare i denti

La conoscenza dettagliata del problema permette la scelta dell’apparecchio ortodontico più adatto, ferme restando le necessità individuali che esulano dall’aspetto prettamente ortodontico: come ad esempio l’impatto estetico e psicologico che può avere l’indossare un apparecchio ai denti in età adulta.

Vediamo insieme caratteristiche e specificità del campo di utilizzo dei vari modelli, quando e come possono essere utilizzati, perché scegliere di applicare un apparecchio ai denti in età adulta e che risultati aspettarci; non tralasciando per ogni tipo di apparecchio, i consigli di manutenzione e pulizia.

Tipologie di apparecchi

Analizzando le tipologie e come funziona ogni modello, distinguiamo due categorie fondamentali di apparecchi ortodontici: quelli fissi e quelli mobili; a loro volta suddivisi in visibili e invisibili.

L‘apparecchio ortodontico fisso tradizionale è l’apparecchio fisso con placchette in metallo, ceramica o materiale composito, ed è probabilmente il primo che ci viene in mente quando pensiamo ad un apparecchio.

Sicuramente è il più conosciuto tra i metodi per allineare i denti: lo caratterizzano le placchette (bracket) fissate su ogni dente e collegate da un filo metallico in acciaio o titanio che attraversa il lato frontale della dentatura.

Un tempo le piccole placche erano realizzate unicamente in metallo, indistruttibile e di facile manutenzione, ma con un impatto visivo notevole.

Attualmente esistono apparecchi ortodontici tradizionali in cui le placchette sono meno vistose: in ceramica, cristallo di zaffiro o altri materiali, come plastica o resina, questi ultimi meno resistenti.

Tra le soluzioni più efficaci proprio la ceramica bianca, che può imitare con successo il colore dei denti, e lo zaffiro, che è completamente trasparente: entrambe i materiali sono molto resistenti, anche se relativamente costosi.

Collegando questo tipo di placchette con degli archi di filo metallico rivestito di materiale di colore bianco, il risultato è un apparecchio quasi invisibile.

Purtroppo i fili metallici rivestiti in teflon o altri materiali non sono sempre utilizzabili; le prestazioni offerte non sono pari a quelle dei tradizionali fili in nichel-titanio o in acciaio.

Anche per quanto riguarda i bracket potrebbe essere necessario un compromesso: bracket poco visibili sull’arcata superiore, e in metallo, più performanti, sull’arcata inferiore.

Questo perché la masticazione potrebbe portare a contatti occlusali in cui i bracket inferiori vengono urtati e sollecitati dai denti superiori, scheggiandosi.

In effetti, ai fini di un sorriso smagliante, sono proprio i denti anteriori dell’arcata superiore in maggior evidenza e quelli su cui è comunque possibile incollare dei brackets bianchi o trasparenti, quasi invisibili.

Solitamente invisibili anche i dispositivi ausiliari agli apparecchi fissi, che si agganciano nei denti posteriori, utili in alcuni casi di malocclusione: piccoli elastici che possono essere inseriti e rimossi dal paziente, secondo le indicazioni del medico.

Tipologia di elastici e brakets

apparecchio per i denti con brackets

Per un approccio più originale e creativo all’estetica dell’apparecchio per i denti, senza però puntare alla discrezione e all’invisibilità, esiste la possibilità di scegliere elastici colorati invece che trasparenti per fissare le placchette all’arco metallico.

Il dentista sostituirà comunque gli elastici usurati ogni 6 mesi o poco più, si può scegliere così di dare una nota di colore sempre diverso e personalizzato all’apparecchio ortodontico.

Gli elastici colorati non possono essere usati su apparecchi ortodontici fissi con sistema autolegante ma, in questo tipo di apparecchi, i “bracket self-ligating” possono essere bianchi o trasparenti, comunque più piccoli dei tradizionali e più discreti esteticamente, anche se necessitano del filo dell’arco in metallo.

Problematiche legate all’apparecchio per i denti

Un apparecchio fisso tradizionale può causare piccoli problemi nel parlare e nel masticare, oltre a rendere difficile la pulizia dei denti e in generale l’igiene orale, ma ciè non deve spaventare: il fastidio, un leggero dolore e e qualche difficoltà a gestire l’apparecchio fisso sono normali e passano in breve tempo con l’abitudine ad indossarlo.

Per quanto riguarda l’igiene, pochi accorgimenti aiuteranno nella corretta manutenzione dell’apparecchio e ad evitare danni a denti e gengive.

Per risolvere l’eventuale fastidio di escoriazioni sulle labbra, si può ricorrere alla cera ortodontica.

Apparecchio denti: manutenzione e pulizia

pulizia dell'apparecchio dentale e manutenzione

I consigli per la pulizia dell’apparecchio fisso tradizionale e l’igiene orale relativa partono dalla necessità di eliminare ogni residuo di cibo dopo ogni pasto.

A tal fine è necessario:

  • spazzolare adeguatamente denti e l’apparecchio:
  • utilizzare un dentifricio ricco di fluoro ma privo di sbiancanti
  • usare sempre il filo interdentale, e lo scovolino almeno una volta al giorno.
  • Per facilitare l’introduzione del filo interdentale tra denti e filo metallico dell’apparecchio, si può ricorrere all’apposito ago passafilo in nylon.

Cosa mangiare quando di indossa l’apparecchio

Va posta attenzione anche agli alimenti che si assumono nel periodo in cui si indossa l’apparecchio fisso: si dovranno evitare i cibi troppo duri da masticare, per scongiurare il distacco dei bracket o la rottura di quelli più fragili.

Si dovrà limitare il consumo di bevande e cibi che potrebbero alterare il colore delle placchette di porcellana o delle legature di plastica trasparente delle placchette di zaffiro.

Sono sconsigliati inoltre gli alimenti fibrosi o filamentosi, gomme da masticare e caramelle; perché facilmente si incastrano tra i denti e perché umentano il rischio di carie.

Apparecchio dentale e sport

Molto importante, se si praticano sport di contatto (karate o altre arti marziali, pugilato, rugby o simili), avvisare l’ortodontista: al fine di evitare danni e traumi, il medico potrà fornire una mascherina protettiva da indossare durante l’attività sportiva.

Apparecchio linguale

apparecchio denti linguale

L’apparecchio linguale è un tipo di apparecchio fisso, ma in questo caso è nascosto nella parte posteriore interna dell’arcata dentale ed è agganciato ai denti con attacchi trasparenti, quindi risulta totalmente invisibile.

A seconda del problema da trattare, può essere posizionato sui denti anteriori di una delle arcate o su entrambe, superiore e inferiore.

In casi più importanti potrebbe essere necessario supportare l’azione dell’apparecchio linguale invisibile con degli ausiliari; per agganciare gli ausiliari, elastici o altri dispositivi, talvolta si ricorre ad attacchi sul lato esterno dei denti posteriori.

La posizione di queste placchette è tale che normalmente restano nascoste alla vista, ma è comunque possibile realizzarle in materiali diversi dal metallo e mimetici con la dentatura, come per i bracket frontali dell’apparecchio fisso tradizionale.

L’apparecchio fisso linguale ha, dal punto di vista dell’estetica, un’altra prerogativa positiva rispetto al tradizionale: nella pur rara eventualità della formazione di macchie di decalcificazione nei punti di contatto dell’apparecchio con i denti, queste sarebbero comunque invisibili, in quanto poste sul lato interno della dentatura.

Quanto ricorrere all’apparecchio linguale

Si ricorre all’apparecchio linguale sia per risolvere problemi ortodontici sia per mantenere i risultati ottenuti con altro tipo di apparecchio.

Comunque, dopo un adeguato periodo di tempo, l’apparecchio fisso linguale può essere sostituito a sua volta con uno mobile, adatto alla contenzione.

Anche l’apparecchio fisso linguale può causare inizialmente problemi di fonesi e sensazione di disagio alla lingua, superabili generalmente dopo il primo mese.

Rispetto ad un apparecchio fisso tradizionale, quello linguale risulta essere leggermente più fragile e più soggetto a distacchi.

Le precauzioni suggerite dal medico, facilmente comprensibili ed eseguibili in età adulta, saranno sufficienti a ridurre i rischi.

Pulizia dell’apparecchio linguale

Per la pulizia dell’apparecchio fisso linguale i consigli sono gli stessi che per l’apparecchio fisso tradizionale: spazzolino, dentifricio al fluoro con ingredienti che aiutino a rigenerare i tessuti gengivali e a lenire le piccole lesioni di bocca e lingua, filo interdentale e scovolino usati con regolarità e scolasticamente, per evitare la formazione di placca e tartaro.

Un idropulsore può aiutare a eliminare i residui di cibo dai punti difficili sul retro dei denti, ma lo scovolino resta necessario per eliminare la placca fra dente e dente ed esercita anche un benefico massaggio sulle gengive, favorendo una buona circolazione e aiutando nella prevenzione della parodontite.

Apparecchio denti mobile

L’apparecchio mobile, come suggerisce il nome, può essere rimosso autonomamente dal paziente.

Composto da una parte in resina e da elementi metallici, come il filo metallico, viti e ganci, esteticamente ha un impatto simile a quello dell’apparecchio fisso.

Il vantaggio è nel poter essere rimosso durante i pasti, per la pulizia dei denti, del cavo orale e dell’apparecchio stesso, o in occasioni particolari in cui non si vuole mostrare di essere in terapia ortodontica.

Raramente un apparecchio mobile tradizionale è adatto a risolvere i problemi dentali dell’età adulta, esistono però apparecchi ortodontici rimovibili che possono essere utili per la contenzione, cioè il mantenimento dei risultati raggiunti con l’apparecchio tradizionale.

In questi casi l’apparecchio removibile viene portato durante la notte o quando si è soli e a proprio agio, senza scendere sotto il limite minimo di ore giornaliere indicato dallo specialista.

Pulizia dell’apparecchio mobile

La pulizia dell’apparecchio mobile va effettuata ogni volta che lo si rimuove, con l’apposito spazzolino e dentifricio o sapone neutro, e con uso regolare settimanale delle pastiglie per gli apparecchi ortodontici.

Quando non è indossato va sempre lasciato asciugare all’aria, riposto nella sua scatola, per proteggerlo da urti e deformazioni.

È sempre bene eseguire una corretta e scrupolosa igiene orale, soprattutto serale, prima di indossare l’apparecchio.

Apparecchio invisibile

apparecchio invisibile invisalign

Il moderno apparecchio dentale trasparente e rimovibile, chiamato Invisalign,  è un apparecchio dentale innovativo costituito da un guscio flessibile e trasparente: è la soluzione esteticamente meno “invadente” tra gli apparecchi per i denti.

Può essere tolto all’occorrenza e, anche quando indossato, è quasi impercettibile alla vista.

Dal punto di vista estetico, di manutenzione e pulizia, appare come una delle scelte migliori (ove possibile e consigliata) per un apparecchio ortodontico da applicare in età adulta.

Di solito si tratta di una serie di mascherine trasparenti lievemente diverse l’una dall’altra, da indossare in sequenza per raggiungere l’obiettivo fissato attraverso un piano di trattamento.

Talvolta, come coadiuvante del trattamento con le mascherine, viene utilizzata l’applicazione sui denti di una piccola quantità del materiale composito generalmente usato per le ricostruzioni dentali.

Si crea così una sorta di “bottone” che si aggancia ad apposite cavità della mascherina e aiuta nel processo di correzione della dentatura.

Il materiale degli “attachment” è dello stesso colore dei denti, quindi praticamente invisibile anche quando non si indossa la mascherina, e viene rimosso alla fine del trattamento.

Quando usare l’apparecchio invisibile

Anche l’apparecchio dentale invisibile (o quasi) e mobile può essere usato per correggere malformazioni nell’età dello sviluppo, in associazione o alternativa all’apparecchio fisso.

In età adulta si usa per risolvere problemi di malocclusione o masticamento che coinvolgono i muscoli della mandibola, e nei casi di bruxismo (sfregamento involontario dei denti), ma può correggere anche malformazioni come affollamento dentale o spazio eccessivo tra i denti (diastema).

Gli aligners trasparenti possono rappresentare anche una delle possibili scelte come apparecchi dentali di mantenimento per non perdere i risultati raggiunti con l’apparecchio fisso tradizionale o linguale.

Manutenzione e pulizia dell’apparecchio invisibile

La pulizia dei denti e la manutenzione dell’apparecchio trasparente e removibile sono quanto mai semplici, dato che per mangiare o bere liquidi che non siano acqua, la mascherina va rimossa.

Ovviamente dopo i pasti e prima di reindossare il dispositivo andrà eseguita una accurata igiene orale con spazzolino, filo interdentale, scovolino e, se indicato dal medico, collutorio.

La mascherina, lavata con uno spazzolino morbido e sapone neutro, va conservata nella sua scatola mentre non viene indossata.

Apparecchio denti costo

Ovviamente il costo dipende dalla situazione di partenza del paziente e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere, dalla durata del trattamento e dalla quantità di apparecchi dentali coinvolti nella terapia ortodontica.

Anche l’onorario della struttura e la città dove si trova lo studio incidono sul prezzo.

Apparecchio dentale fisso

Il costo di un apparecchio dentale fisso oscilla tra i 1200 e i 2500 €.

Apparecchio mobile costo

Gli apparecchi mobili si dividono in meccanici e funzionali.

Il costo degli apparecchi mobili meccanici oscilla tra le 500 e le 1100 euro mentre il costo degli apparecchi mobili funzionali tra le le 500 e le 1000 €.

Apparecchio invisibile costo

Anche il costo degli apparecchi tipo Invisalign varia a seconda della durata del trattamento e della situazione di partenza.

Se avere un idea prezzi degli apparecchi trasparenti ti invitiamo a leggere il nostro articolo: Quanto costa il trattamento Invisalign? Le mascherine invisibili

Conclusioni

Teoricamente non è mai troppo tardi per un trattamento ortodontico atto a correggere un problema con denti, gengive e ossa della bocca.

La condizione del paziente deve essere valutata dall’esperto che, ritenendolo opportuno, potrebbe consigliare altre terapie prima di applicare l’apparecchio ai denti: dagli interventi di chirurgia ortognatica a semplici trattamenti per curare e eliminare eventuali gengiviti o infiammazioni che potrebbero inficiare il risultato dell’apparecchio.

Naturalmente alcuni problemi possono essere più difficili da correggere in età adulta, o possono richiedere l’uso in concomitanza della chirurgia maxillo-facciale.

Una radiografia (la nota “panoramica“) e una consulenza ortodontica permettono di ottenere una prima diagnosi, più accurata poi con i sofisticati mezzi messi a disposizione dell’ortodontista dalla tecnologia, e identificare il tipo di apparecchio adatto.

Realizzare su queste basi un apparecchio su misura, fisso o mobile, sarà il passo successivo per risolvere il problema ortodontico una volta per tutte o per rendere idonee le condizioni del paziente ad un eventuale intervento di chirurgia ortognatica o, ancora, per preparare la bocca a ricevere impianti e protesi.

L’igiene orale è particolarmente importante durante il periodo in cui si porta l’apparecchio, di qualsiasi tipo esso sia.

Spazzolino ortodontico a testina piccola e impugnatura ergonomica, dentifricio ricco di fluoro e senza sbiancanti, filo interdentale con ausilio di ago interdentale o filo super-floss con parte rigida per facilitare l’ingresso tra i denti del filo morbidissimo, scovolino, per gli apparecchi fissi.

Pastiglie effervescenti una volta a settimana per gli apparecchi mobili, spazzolini ortodontici morbidi e sapone neutro o dentifricio per le mascherine trasparenti.

Infine, su indicazioni del dentista e dell’ortodontista: compresse rivelatrici di placca per evidenziare eventuali zone critiche su cui bisogna insistere di più ed eventualmente collutori; cera ortodontica per limitare l’attrito tra parti dell’apparecchio e mucose o lingua.

La ricerca avanza a passi da gigante e ormai raddrizzare i denti, anche in età adulta, è diventato un gioco da ragazzi!