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Pubblicato: mercoledì 08.04.2020.
Ultimo aggiornamento: domenica 01.11.2020

Come si formano le fratture dentali

fratture dentali

Le fratture dentali possono a causa di svariati motivi vediamo quali possono essere e come poter risolvere questo spiacevole problema.

Avere una bocca sana significa anche avere un bel sorriso, questo è molto importante in quanto permette di godere di salute e di evitare imbarazzi causati invece da una bocca non curata.

Le problematiche che vanno a minare l’equilibrio della nostra bocca possono essere molte ma tra tutte le fratture dentali sono davvero fastidiose.

Un dente spezzato può davvero creare grossi disagi sia da un punto di vista estetico ma soprattutto da un punto di vista di benessere e salute.

Purtroppo però i denti si incrinano, si scheggiano e, in certi casi, si spezzano fino ad arrivare a delle vere e proprie fratture.

Quello delle fratture dentali non è un problema da sottovalutare perché sono molte le cause che posono portare al verificarsi del problema.

Ecco alcune cause delle fratture dentali più frequenti:

  • Traumi esterni come incidenti e cadute
  • Masticare qualcosa di duro come i noccioli
  • La perdita di tessuto osseo con l’avanzare dell’età
  • Il fenomeno del bruxismo  ovvero quando digrignamo i denti durante la notte
  • aumento della fragilità dei denti

Frattura del dente: quali sono i sintomi che fanno da campanello da allarme?

Alcune delle cause che portano ad un’eventuale frattura del dente spesso sono sottovalutate o addirittura non percepite.

Può capitare infatti che senza rendersene conto ci si ritrovi con il problema di un dente fratturato.

Esistono però alcuni sintomi da non sottovalutare che possono farci da campanello da allarme.

Gonfiore, dolore, fastidio e una un’ipersensibilità ai cibi dolci e zuccherati, anche in assenza di carie, sono dei segnali molto evidenti di queste patologie che possono portare alla frattura.

Ma tutte le fratture non sono uguali, possono essere essenzialmente di due tipologie:

parziali quando si estende oltre lo strato di smalto, causando la lesione del dente, e provoca dolore in fase di masticazione e contatto con caldo e freddo;

complete quando si verifica una separazione delle due parti del dente.

Le fratture dentali e le classificazioni: Andreasen vs Ellis

In materia di traumi dentali e fratture esiste una vera e propria classificazione secondo la quale è possibile valutare l’entità della lesione da un punto di vista diagnostico.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto la classificazione di Andreasen, che è anche quella più largamente adottata in materia.

Andreasen è l’autore di uno dei libri più autorevoli per quanto riguarda l’argomento e il suo metodo di classificazione divide i traumi dentali secondo due livelli principali:

  • Traumi dentali dei tessuti duri del dente;
  • Traumi dentali ai tessuti di sostegno del dente.

In aggiunta alla classificazione di Andreasen esiste anche la Classificazione Ellis che suddivide i traumi dentali in base alle strutture colpite.

La scala di Ellis però è meno utilizzata.

Come si curano le fratture dentali

Ripristinare le fratture dentali è sicuramente molto importante per evitare che l’entità del danno aumenti.

Un dente fratturato è molto fragile ed esposto, se non si interviene si rischia di danneggiarlo ulteriormente con successive rotture oppure aumentando la possibilità di formazione di carie.

Una volta che ci rendiamo conto di avere una frattura a un dente è opportuno rivolgersi al proprio dentista di fiducia che ci guiderà per curare la frattura dentale.

Se la parte interessata dalla frattura riguarda la corona, allora il dente può essere salvato, in casi diversi, ovvero quando la frattura arriva fino alla radice o quando il dente si è diviso in due parti spezzandosi, si deve procedere all’estrazione.

Se il danno è lieve tipo una leggera scheggiatura sarà possibile rimediare con una piccola otturazione in resina composita: questo procedimento permette di ricostruire la parte lesionata senza subire un intervento troppo invasivo.

Se la frattura è complessa e profonda sarà necessario ricorrere a un intervento di restauro più “invasivo” ricorrendo a faccette dentali in ceramica o corone.

I trattamentti per correggere le fratture dentali:

  • rimodellamento cosmetico” da utilizzare quando il dente è scheggiato
  •  “faccette dentali indicate per i denti anteriori, quando il dente in questione possiede ancora
    tessuto dentario e le incrinature non sono troppo profonde;
  • intarsio in ceramica
  •  “cura canalare”, e annessa ricostruzione con perno/moncone e incapsulamento,
    quando la frattura riguarda gran parte della corona e coinvolge anche il nervo.

Prevenzione delle fratture ai denti

La resistenza naturale del dente ha una rilevanza fondamentale sulla possibilità che il dente si fratturi.

Un dente già coinvolto in precedenza in una devitalizzazione o in una ricostruzione sarà sicuramente più predisposto a una frattura essendo più fragile rispetto a un dente sano.

Il bruxismo” è un’altra causa delle fratture dentali, probabilmente meno conosciuta, ma non di minore rilevanza. I denti sono sottoposti a tensioni notevoli, che a lungo andare possono portare alle fratture.

Un bite protesico da utilizzare la notte o durante lo svolgimento di attività fisica può essere un buon rimedio, per salvaguardare i denti.

Infine, come raccomandiamo sempre, la corretta igiene orale è sicuramente il miglior modo per maniere denti sani e forti