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Pubblicato: venerdì 15.05.2020.
Ultimo aggiornamento: domenica 01.11.2020

Placca batterica: cos’è e come curarla

rimuovere la placca batterica

La placca batterica o dentale è una sostanza  appiccicosa che si forma sui denti e che può trasformarsi in tartaro se non rimossa per tempo.

Infatti la placca dentale dopo 8 ore subisce un processo di mineralizzazione che la trasforma in tartaro ovvero una sostanza dura e ben salda allo smalto dentale che non sarà possibile rimuovere con lo spazzolino.

Fortunatamente per prevenire la formazione del tartaro, rimuovere la placca batterica e prendersi cura dei propri denti basta una corretta igiene orale.

Infatti la placca che si forma a causa dell’agglomerarsi dei batteri e dei residui di cibo presenti nella nostra bocca si può facilmente eliminare con lo spazzolino, con il filo interdentale e con un buon collutorio.

Per questo motivo è bene ricordarsi di lavarsi i denti dopo ogni pasto e di non far passare troppo tempo tra un lavaggio e l’altro.

Se notate la comparsa di tartaro la migliore soluzione sarà rivolgersi al proprio dentista per eseguire una igiene orale professionale.

La placca batterica a determinate caratteristiche e peculiarità ed è importante sapere come riconoscerla e come toglierla.

Come si crea la placca batterica nella bocca

La ​placca batterica​ si manifesta come una patina trasparente, causata dall’unione di batteri presenti in bocca e di sostanze derivanti dal cibo, come zuccheri e carboidrati.

Sono soprattutto gli zuccheri, che agevolano la proliferazione dei batteri.

Questi ultimi considerano la bocca il loro “habitat” e, nella ​placca batterica,​ diventano molto dannosi.

Si forma subito dopo i pasti e deve essere rimossa il più tempestivamente possibile per non rischiare danni seri.

Inizialmente comporta l’​infiammazione delle gengive​ (gengivite) e, se trascurata, può portare alla ​parodontite​, causando la caduta dei denti.

Le pastiglie rilevatrici per scovare la placca batterica

Si può ricorrere a delle ​pastiglie rivelatrici​, le quali sfruttano un semplice colorante per evidenziare la ​placca batterica​, colorandola.

Così facendo, quest’ultima è ben visibile e la si può rimuovere.

➡ Scopri di più sulle pastiglie rilevatrici di placca.

Sintomi della placca dentale

I sintomi della placca dentale sono da prendere in seria considerazione al fine di tenere in ottime condizioni di salute il nostro cavo orale: visite periodiche e controlli dal proprio dentista di fiducia sono la migliore soluzione per prevenire eventuali patologie.

I maggiori sintomi

  • Macchi dentali
  • Denti ingialliti
  • Tartaro
  • Gengiviti
  • Parodontite
  • Carie
  • Alitosi

Le macchie dentali, che sono diverse dalle carie, presenti sullo smalto dei denti e l’ingiallimento di questi ultimi possono essere considerati uno dei principali sintomi della placca dentale.

➡ Se vuoi approfondire la differenza fra macchie dentali e carie leggi il nostro articolo.

Successivamente a loro tra i sintomi più comuni troviamo un elevata presenza di tartaro.

Il tartaro infatti si forma attraverso la calcificazione e mineralizzazione della placca dentale.

In sostanza il tartaro è una forma più dura e resistente della placca batterica che non può essere rimossa con il normale spazzolino.

➡ Vuoi approfondire leggi il nostro articolo: Cos’è il tartaro

Anche le gengiviti possono essere ricondotte alla placca batterica e non devono essere assolutamente trascurate in quanto possono degenerare in parodontite anche gravi che possono portare alla perdita di uno o più denti.

Infatti gli zuccheri che sono contenuti nel cibo producono delle sostanze acide in bocca che causano l’irritazione e l’infiammazione del tessuto con conseguente sanguinamento gengivale.

Oltretutto la forte e costante presenza di placca batterica o tartaro contribuisce la recessione gengivale la formazione di tasche gengivale.

L’accumulo di placca batterica contribuisce inoltre allo sviluppo di carie che possono raggiungere e danneggiare la polpa dei denti.

➡ Vuoi approfondire: Come capire se un dente è cariato

Tra i sintomi sopra citati troviamo anche l’alitosi, o alito cattivo.

Ovviamente l’alitosi non segnala solamente la presenza della placca batterica ma in linea generale possiamo dire che quanto si ha una forte sensazione di amaro in bocca o quando proviene un cattivo odore dal cavo orale è bene rivolgersi al proprio dentista per un controllo cosi da verificare il problema.

Sicuramente una scarsa igiene orale e il proliferare di batteri all’interno della bocca può sfociare in una brutta e spiacevole alitosi.

Prevenire la placca batterica

La prevenzione, come di consueto, è la migliore arma contro la ​placca batterica​.

Pertanto, noi di​ Ireos dental ​suggeriamo un’accurata ​igiene orale​.

L’utilizzo di spazzolino e dentifricio tutti i giorni, più volte al giorno, è la ricetta ottimale.

➡ Vuoi approfondire: Perché dobbiamo lavare i denti 3 volte al giorno

La tecnica corretta consiste nel movimento ​verticale​, tenendo lo spazzolino a 45 gradi, in modo da poter rimuovere la placca più facilmente.

Il filo interdentale è un altro strumento da utilizzare con costanza, rimuove la ​placca batterica​, arrivando anche dove lo spazzolino non riesce.

Abbinare un ​colluttorio antiplacca​ può svolgere una funzione di ausilio per l’igiene orale, ma non è da considerarsi un sostituto dello spazzolino.

In ​Ireos Dental​ ​consigliamo una ​pulizia dei denti professionale ​almeno una volta l’anno, meglio due in aggiunta ad una buona igiene orale domiciliare.

➡ Vuoi approfondire leggi il nostro articolo: Pulizia dentale professionale come e quando farla

Alcuni punti della bocca sono difficili da raggiungere attraverso la nostra igiene orale quotidiana e proprio per questo motivo è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia che si occuperà di rimuovere la placca batterica attraverso strumenti sia manuali che ad ​ultrasuoni​.