370 3655374 info@clinicaireos.com Lun - Ven: 10.00 - 20.00

Pubblicato: giovedì 28.11.2024.
Ultimo aggiornamento: venerdì 03.01.2025

Placca batterica: cos’è e come curarla

rimuovere la placca batterica

Cos’è la placca batterica

La placca batterica o dentale è una sostanza  appiccicosa che si forma sui denti e che può trasformarsi in tartaro se non rimossa per tempo.

Infatti la placca dentale dopo 8 ore subisce un processo di mineralizzazione che la trasforma in tartaro ovvero una sostanza dura e ben salda allo smalto dentale che non sarà possibile rimuovere con lo spazzolino.

Fortunatamente per prevenire la formazione del tartaro, rimuovere la placca batterica e prendersi cura dei propri denti basta una corretta igiene orale.

Infatti la placca che si forma a causa dell’agglomerarsi dei batteri e dei residui di cibo presenti nella nostra bocca si può facilmente eliminare con lo spazzolino, con il filo interdentale e con un buon collutorio.

Per questo motivo è bene ricordarsi di lavarsi i denti dopo ogni pasto e di non far passare troppo tempo tra un lavaggio e l’altro.

Se notate la comparsa di tartaro la migliore soluzione sarà rivolgersi al proprio dentista per eseguire una igiene orale professionale.

La placca batterica a determinate caratteristiche e peculiarità ed è importante sapere come riconoscerla e come toglierla.

Come si forma la placca batterica sui denti

La placca batterica si presenta come una patina trasparente che si forma sulla superficie dei denti. Questo strato è il risultato dell’interazione tra i batteri presenti naturalmente nella bocca e le sostanze contenute negli alimenti, in particolare zuccheri e carboidrati. Gli zuccheri, infatti, sono il nutrimento ideale per i batteri, che trovano nella bocca il loro habitat naturale. Questi microrganismi si moltiplicano rapidamente, dando vita a una comunità microbica organizzata all’interno della placca dentale.

La formazione della placca inizia con una pellicola invisibile e amorfa composta da glicoproteine salivari che si legano alla superficie del dente. Questa pellicola crea le condizioni ideali per l’adesione batterica. Tra i principali microrganismi coinvolti troviamo specie come Streptococcus mutans, actinobatteri e fusobatteri, che grazie a strutture adesive specifiche si aggregano tra loro e alla superficie dentale. Con il tempo, la placca diventa uno strato più complesso, arricchendosi di componenti salivari, materiali cellulari e altre sostanze.

Nelle fasi più avanzate, alcuni batteri modificano il loro metabolismo per adattarsi a condizioni di scarsa ossigenazione, producendo acidi organici che attaccano lo smalto dentale. Questo processo indebolisce la superficie del dente, rendendola più vulnerabile e favorendo l’insorgenza di patologie come la carie.

Se la placca non viene rimossa tempestivamente, può causare infiammazione delle gengive (gengivite). Con il tempo, se trascurata, questa condizione può evolvere in parodontite, un’infiammazione cronica che danneggia i tessuti di supporto dei denti, aumentando il rischio di perdita dentale. Per approfondire, consulta l’articolo su cos’è la parodontite e come sicura.

Per prevenire la formazione della placca batterica, è fondamentale mantenere una corretta igiene orale quotidiana e sottoporsi a controlli regolari dal dentista. La prevenzione è il primo passo per proteggere la salute dei denti e delle gengive.

Le pastiglie rilevatrici per scovare la placca batterica

Si può ricorrere a delle ​pastiglie rivelatrici​, le quali sfruttano un semplice colorante per evidenziare la ​placca batterica​, colorandola.

Così facendo, quest’ultima è ben visibile e la si può rimuovere.

➡ Scopri di più sulle pastiglie rilevatrici di placca.

Sintomi della placca dentale

I sintomi della placca dentale sono da prendere in seria considerazione al fine di tenere in ottime condizioni di salute il nostro cavo orale: visite periodiche e controlli dal proprio dentista di fiducia sono la migliore soluzione per prevenire eventuali patologie.

I maggiori sintomi

  • Macchi dentali
  • Denti ingialliti
  • Tartaro
  • Gengiviti
  • Parodontite
  • Carie
  • Alitosi

Le macchie dentali, che sono diverse dalle carie, presenti sullo smalto dei denti e l’ingiallimento di questi ultimi possono essere considerati uno dei principali sintomi della placca dentale.

➡ Se vuoi approfondire la differenza fra macchie dentali e carie leggi il nostro articolo.

Successivamente a loro tra i sintomi più comuni troviamo un elevata presenza di tartaro.

Il tartaro infatti si forma attraverso la calcificazione e mineralizzazione della placca dentale.

In sostanza il tartaro è una forma più dura e resistente della placca batterica che non può essere rimossa con il normale spazzolino.

➡ Vuoi approfondire leggi il nostro articolo: Cos’è il tartaro

Anche le gengiviti possono essere ricondotte alla placca batterica e non devono essere assolutamente trascurate in quanto possono degenerare in parodontite anche gravi che possono portare alla perdita di uno o più denti.

Infatti gli zuccheri che sono contenuti nel cibo producono delle sostanze acide in bocca che causano l’irritazione e l’infiammazione del tessuto con conseguente sanguinamento gengivale.

Oltretutto la forte e costante presenza di placca batterica o tartaro contribuisce la recessione gengivale la formazione di tasche gengivale.

L’accumulo di placca batterica contribuisce inoltre allo sviluppo di carie che possono raggiungere e danneggiare la polpa dei denti.

➡ Vuoi approfondire: Come capire se un dente è cariato

Tra i sintomi sopra citati troviamo anche l’alitosi, o alito cattivo.

Ovviamente l’alitosi non segnala solamente la presenza della placca batterica ma in linea generale possiamo dire che quanto si ha una forte sensazione di amaro in bocca o quando proviene un cattivo odore dal cavo orale è bene rivolgersi al proprio dentista per un controllo cosi da verificare il problema.

Sicuramente una scarsa igiene orale e il proliferare di batteri all’interno della bocca può sfociare in una brutta e spiacevole alitosi.

Evoluzione della placca in tartaro

La placca batterica, se non rimossa con una corretta igiene orale, si evolve rapidamente in tartaro attraverso un processo di mineralizzazione. Questo fenomeno avviene quando i minerali presenti nella saliva, come calcio e fosfati, si depositano all’interno della placca, indurendola e trasformandola in un deposito solido e aderente alla superficie dei denti.

Il tartaro non è solo un problema estetico: rappresenta una minaccia concreta per la salute orale. La sua superficie ruvida e porosa crea l’ambiente ideale per il proliferare dei batteri, favorendo la formazione di nuove colonie microbiche. Il metabolismo di questi batteri produce sostanze acide e tossiche che possono irritare le gengive, causando infiammazione cronica e aumentando il rischio di sviluppare malattie parodontali.

Una volta che la placca si è trasformata in tartaro, non può essere rimossa con lo spazzolino o il filo interdentale. È necessario un intervento professionale, come la detartrasi, eseguita da un dentista o un igienista dentale, per eliminare efficacemente questi depositi e prevenire complicazioni.

Il processo di formazione del tartaro è rapido e può iniziare in pochi giorni se la placca non viene adeguatamente rimossa. Con il tempo, il tartaro può accumularsi sia sopra che sotto il margine gengivale, aggravando ulteriormente il rischio di parodontite, una condizione che può portare alla perdita dei denti.

Prevenire la placca batterica

La prevenzione, come di consueto, è la migliore arma contro la ​placca batterica​.

Pertanto, noi di​ Ireos dental ​suggeriamo un’accurata ​igiene orale​.

L’utilizzo di spazzolino e dentifricio tutti i giorni, più volte al giorno, è la ricetta ottimale.

➡ Vuoi approfondire: Perché dobbiamo lavare i denti 3 volte al giorno

La tecnica corretta consiste nel movimento ​verticale​, tenendo lo spazzolino a 45 gradi, in modo da poter rimuovere la placca più facilmente.

Il filo interdentale è un altro strumento da utilizzare con costanza, rimuove la ​placca batterica​, arrivando anche dove lo spazzolino non riesce.

Abbinare un ​colluttorio antiplacca​ può svolgere una funzione di ausilio per l’igiene orale, ma non è da considerarsi un sostituto dello spazzolino.

In ​Ireos Dental​ ​consigliamo una ​pulizia dei denti professionale ​almeno una volta l’anno, meglio due in aggiunta ad una buona igiene orale domiciliare.

➡ Vuoi approfondire leggi il nostro articolo: Pulizia dentale professionale come e quando farla

Alcuni punti della bocca sono difficili da raggiungere attraverso la nostra igiene orale quotidiana e proprio per questo motivo è bene rivolgersi al proprio dentista di fiducia che si occuperà di rimuovere la placca batterica attraverso strumenti sia manuali che ad ​ultrasuoni​.

Come si elimina la placca dai denti?

La placca batterica può essere eliminata efficacemente solo attraverso una corretta e costante igiene orale quotidiana. Questo richiede l’uso regolare di strumenti adeguati e un’attenzione particolare alla tecnica.

Lo spazzolino da denti, utilizzato correttamente, è il principale alleato per rimuovere la placca dalle superfici dentali. È importante spazzolare i denti almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti principali, dedicando particolare cura alla pulizia serale. Durante la notte, infatti, l’attività salivare si riduce, favorendo l’azione nociva dei batteri presenti nella placca.

Il filo interdentale è altrettanto indispensabile per raggiungere gli spazi tra i denti, dove lo spazzolino non può arrivare. Questa pratica rimuove i residui di cibo e la placca accumulata nelle aree interdentali, prevenendo la formazione di tartaro e il rischio di infiammazioni gengivali.

Per un’igiene più approfondita, l’uso di collutori antibatterici può essere un valido supporto, soprattutto per ridurre ulteriormente la carica batterica e mantenere freschezza e protezione nel cavo orale. Inoltre, l’adozione di spazzolini elettrici può migliorare l’efficacia della pulizia, grazie ai loro movimenti controllati e alla capacità di rimuovere placca più ostinata.

Oltre all’igiene domiciliare, è fondamentale sottoporsi a sedute regolari di igiene professionale presso il dentista o l’igienista dentale. Questi trattamenti aiutano a eliminare eventuali residui di placca non rimossi e a prevenire la mineralizzazione in tartaro.

Seguendo queste pratiche con costanza, è possibile mantenere i denti sani, prevenire carie e malattie gengivali, e preservare la salute del sorriso nel lungo termine.