La mancanza di una struttura ossea adeguata può costituire una sfida per i pazienti che necessitano di una riabilitazione delle arcate dentali.
L‘insufficiente quantità di osso presente nell’arcata dentale può rappresentare un ostacolo per l’inserimento degli impianti dentali.
Basti pensare che nel nostro studio dentistico, molti pazienti si rivolgono a noi dopo aver ricevuto il rifiuto da altri professionisti riguardo alla possibilità di effettuare un intervento di implantologia.
La mancanza di uno o più denti può causare problemi sia estetici che funzionali. Oltre all’importanza estetica di un sorriso completo, i denti svolgono un ruolo fondamentale nella funzionalità del nostro organismo durante la fase di masticazione, che rappresenta la prima fase della digestione del cibo nel nostro corpo.
Fortunatamente l’implantologia dentale permette di ripristinare i denti fissi anche quanto è stata persa la dentatura naturale a patto che sia rimasto sufficiente osso per poter installare gli impianti endossei.
Sfortunatamente alcuni pazienti fra cui i pazienti edentuli e quelli che portano da molto tempo delle protesi dentali mobili potrebbero non aver sufficiente osso per poter adottare una soluzione come l’implantologia tradizionale.
Scopri di più: La guida completa agli impianti dentali e all’implantologia.
Grazie ai passi da gigante fatti dall’innovazione tecnologica nel campo dell’implantologia è possibile restituire il sorriso e le funzionalità masticatorie a tutte quelle persone che hanno perso uno o più denti (edentulia totale o parziale).
I grandi sviluppi e la continua ricerca ci consentono di poter restituire un sorriso anche a quei pazienti che non hanno più osso grazie alla rigenerazione ossea.
Grazie a queste innovazioni siamo in grado di installare un protesi fissa su impianti a tutti i pazienti.
Indice
Impianti dentali con poso osso: come intervenire
La presenza di una quantità di osso insufficiente per l’inserimento di un impianto dentale, sia nella mascella che nella mandibola, complica la riabilitazione dentale ma senza una visita non è detto che non si possa eseguire. In questi casi, è fondamentale eseguire una diagnosi accurata per stabilire la tecnica più adeguata da utilizzare per risolvere il problema.
La visita consentira di capire la tipologia di atrofia ossea del paziente e individuare la soluzione più idonea alle sue esigenze. Infatti possiamo avere 3 differenti tipologie di atrofia, tra cui:
- Atrofia verticale: mancanza di osso in altezza;
- Atrofia orizzontale: mancanza di osso in spessore;
- Atrofia sia verticale che orizzontale: mancanza di osso sia in altezza che in spessore;
Vuoi approfondire: Atrofia ossea dentale: mettere gli impianti per avere i denti fissi
Come valutare la quantità e qualità dell’osso mascellare
La densità ossea e la qualità ossea sono due concetti differenti, entrambi estremamente importanti quando si parla di impianti con poco osso.
La densità ossea si riferisce alla quantità di minerale presente nell’osso, mentre la qualità ossea valuta le proporzioni tra tessuto osseo compatto e trabecolare, tenendo conto anche delle dimensioni dello scheletro, dell’architettura e dell’orientamento tridimensionale delle trabecole.
La qualità ossea non dipende solo dal contenuto minerale, ma anche dalla struttura dell’osso. Il parametro che viene utilizzato per misurare la qualità dell’osso è il Bone Quality Index (BQI).
- Tipo I: osso molto compatto
- Tipo II: osso corticale compatto e osso trabecolare denso
- Tipo III: osso corticale minore e abbondanza di osso trabecolare
- Tipo IV: osso corticale molto sottile e osso trabecolare poco denso
La densità minerale ossea (BMD), ovvero la quantità di minerali presenti in un centimetro cubo di osso, è suddivisa in quattro classi:
- D1: Osso corticale compatto
- D2: Osso corticale poroso, osso spugnoso e trabecolatura densa
- D3: Osso corticale poroso, osso spugnoso e trabecolatura lassa
- D4: Osso spugnoso a trabecolatura lassa
La valutazione della qualità e della densità ossea costituiscono elementi fondamentali per individuare il sito più adatto per l’inserimento di un impianto.
Implantologia senza osso: cosa fare?
La mancanza di osso può essere dovuta a un riassorbimento che può essere causato a seguito di infezioni ai denti o alle gengive come gli ascessi dentali o le parodontiti.
Anche le estrazioni dei denti pregresse possono portare a un riassorbimento osseo come anche l’utilizzo prolungato di protesi mobili.
La prima cosa da fare quando perdiamo dei denti è di rivolgersi a un odontoiatra specializzato o direttamente a un chirurgo implantologo il quale verificherà la situazione e ci consiglierà la migliore soluzione per ripristinare la nostra dentatura. Fra le possibili soluzioni il chirurgo potrebbe decidere di:
- Intervenire con un innesto osseo eseguendo un grande rialzo del seno mascellare tecnica quest’ultima chiamata anche sinus lift o in alternativa eseguendo un mini rialzo del seno mascellare, detta anche tecnica di Summer, se la problematica è di natura più lieve.
- ricorrere all’utilizzo di impianti zigomatici in caso di gravissime atrofie ossee. Questo tipo di intervento risulta molto invasivo e richiede spesso di un ricovero di 1-2 giorni.
- Se l’osso è ancora presente, anche se con spessori scarsi, sarebbe possibile utilizzare una pianificazione chirurgica computer guidata. Così facendo sarebbe possibile andare a posizionare l’impianto nelle aree in cui l’osso è più presente; sfruttando così quelle aree che non sarebbe possibile individuare con le tecniche tradizionali. In questi casi sarebbe inoltre possibile utilizzare degli impianti corti o inclinati in modo da sfruttare con estrema precisione le zone di osso ancora valide per posizionare gli impianti. Grazie a queste tecnologie viene abbinata la precisione di una guida digitale al computer con le tecniche chirurgiche tradizionali.
- Molto spesso l’utilizzo prolungato di una protesi mobile porta ad un grande assottigliamento dell’osso e la riduzione di spessore non permette l’installazione di un normale impianto dentale. In alcuni casi sarà possibile intervenire con l’utilizzo delle tecniche di implantologia a carico immediato mentre in altre sarà necessario un innesto osseo. L’implantologia a carico immediato è un’innovativa tecnica molto utilizzata che consente di installare una protesi fissa in meno di 24 ore.
- Nei casi più gravi la soluzione potrebbe ricadere su tecniche di chirurgia con innesti ossei o di rigenerazione ossea. Sarà sempre e comunque possibile riuscire a posizionare gli impianti dentali per un chirurgo esperto.
Soluzioni per avere denti fissi con poco osso
Tra le soluzioni principali troviamo
- impiego di impianti inclinati
- impiego impianti corti
- la rigenerazione ossea
Come è facile capire le soluzioni sono molteplici e variano in base alla situazione clinica del paziente.
Diventa quindi fondamentale recarsi da un dentista specializzato per un consulto in modo da farsi consigliare la soluzione più adatta alle nostre condizioni cliniche.
A seconda della soluzione cambieranno sicuramente sia i risultati, che i costi come anche il tempo del trattamento.
Impianto dentale con innesto osseo
Cos’è l’innesto osseo dentale? La rigenerazione ossea
Come abbiamo anticipato ci sono situazioni in cui non è possibile ricorre ad un impianto dentale in quanto lo spessore dell’osso non è sufficiente per sopportarlo.
L’innesto dentale osseo detto anche rigenerazione ossea è una tecnica avanzata di chirurgia che permette ripristinare lo spessore di osso perduto tramite il trapianto di osso dallo stesso paziente, o utilizzando dell’osso sintetico biocompatibile o in alternativa osso animale bovino o equino.
Quando l’osso viene prelevato dallo stesso paziente, che sia dalla bocca o da un altro posto, si parla di innesto dentale osseo “autologo”; nella maggior parte dei casi l’osso viene prelevato dalla mascella o dalla mandibola ma quando questo non è possibile si può ricorrere a un prelievo da altre parti del corpo come il bacino.
Ovviamente se il prelievo da effettuare sarà di piccole dimensioni la procedura potrà essere effettuata a livello ambulatoriale, in alternativa per effettuare ricostruzioni ossee estese il paziente dovrà essere ricoverato in ospedale e sottoposto a un’anestesia generale.
Quando l’osso viene da una fonte esterna, che sia animale o sintetica, si parla invece di innesto osseo dentale “eterologo”. Sicuramente uno dei maggiori vantaggi di questa tecnica è l’evitare al paziente l’intervento per il il prelievo osseo. Questa tecnica viene utilizzata particolarmente per ripristinare piccole aree ossee.
Tempi per la rigenerazione ossea dentale
I tempi per la rigenerazione ossea variano da paziente a paziente, mediamente i tempi per ricostruire l’osso vanno dai 3-6 mesi per aree piccole fino ai 12-18 mesi per aree medio grandi. Ovviamente il tempo di preparazione e installazione della protesi fissa varia conseguentemente al tempo di rigenerazione ossea.
Come si effettua l’innesto osseo dentale
Esistono molteplici tecniche per effettuare una rigenerazione ossea. Una delle tecniche più usate consiste nell’installare una membrana speciale sotto la quale viene inserito il materiale che costituirà il nuovo osso. Questa speciale membrana ha la funzione di protezione del materiale di riempimento e può essere riassorbibile o non riassorbibile consentendo la formazione del coagulo per la formazione del nuovo osso.
Come anticipato l’innesto osseo può essere autologo o eterologo; nel primo caso l’intervento è molto più invasivo e lungo in quanto richiede di sottoporre il paziente a due interventi dentali, uno per il prelievo osseo e uno per l’innesto.
Dall’altra parte l’utilizzo di osso equino o bovino può avere la controindicazione di una scarsa irrorazione sanguigna poiché proviene da una fonte esterna e non presenta un’architettura uguale all’osso umano. Una volta installato l’innesto osseo verrà quindi irrorato dal sangue del paziente, pian piano sostituito da osso autologo nel caso si tratti di osso sintetico o animale e infine si avrà la formazione di osso stabile nel giro di 3-12 mesi.
I casi più difficili di implantologia dentale
Un intervento di per sé non è mai una cosa da prendere alla leggera ma ci sono alcuni casi dove le cose si fanno più complesse dal punto di vista operatorio. Come abbiamo visto già la mancanza di osso di per sé è una complicazione che rende difficile l’installazione degli impianti dentali rispetto agli interventi di implantologia tradizionale. Oltre a questo bisogna considerare che alcuni pazienti possono portare con sé alcune patologie che complicano ulteriormente la situazione come:
- problematiche di coagulazione del sangue
- problemi cardiaci
- parodontite grave
- parafunzioni come bruxismo, serramento e digrignamento dei denti
- patologie di vario genere
La parodontite e le parafunzioni
Ovviamente a seconda delle patologie è opportuno trovare la soluzione più adatta per raggiungere l’obiettivo. Le condizioni patologiche del paziente possono incidere in maniera negativa sul successo di un impianto.
La parodontite
La parodontite chiamata anche piorrea è una grave malattia della bocca che colpisce i tessuti che sostengono e rendono stabili i denti provocando nei casi più accentuati la caduta di quest’ultimi.
Vuoi approfondire: La parodontite: cos’è e come si cura
Molto spesso i pazienti soggetti a piorrea hanno una quantità di osso molto ridotta che può avere delle conseguenze sul successo o meno dell’inserimento implantare; infatti è possibile che l’inserimento dell’impianto fallisca a causa del riassorbimento dell’osso vicino all’impianto.
I pazienti con questa patologia devono essere trattati con un adatta terapia di igiene e nei casi più gravi la malattia deve essere curata con un intervento di chirurgia parodontale. La cosa fondamentale è eseguire tutte le cure possibili per far si che al momento dell’intervento il paziente sia nelle condizioni ideali per cui il corpo accetti l’impianto dentale.
La parafunzione
Le parafunzioni sono tutte attività muscolari involontarie che possono recare danni ai denti e al sistema di occlusione dentale. Tra queste attività troviamo il bruxismo, succhiare il pollice, il digrignare i denti e il serramento dentale.
Questo tipo di attività sono molto dannose e vengono curate tramite l’utilizzo di mascherine protettive o del bite. Il bite permette la riduzione o l’annullamento di tali attività preservando gli elementi dentali. Vuoi approfondire: Bite notturno a cosa serve: la cura per il bruxismo e le malocclusioni
Soluzioni per impianti dentali senza osso
Impianto dentale corto
Quando lo spessore dell’osso è fortemente ridotto non è possibile ricorrere a impianti dentali standard di lunghezza superiore agli 8 mm ma possono essere utilizzati i cosiddetti impianti corti che hanno una lunghezza di soli 5 mm.
Questo tipo di impianti sono realizzati per resistere a forti pressioni masticatorie, sono tra le soluzioni più innovative degli ultimi anni nel campo dell’implantolgia.
Gli impianti corti sono principalmente indicati nei casi l’atrofia ossea verticale, ovvero una ridotta altezza dell’osso residuo, che spesso si presenta nelle zone posteriori di entrambe le arcate dentarie.
Nell’arcata inferiore, in particolare, gli impianti corti rappresentano una soluzione ideale per evitare il rischio di ledere il nervo alveolare inferiore, il che potrebbe provocare una condizione di parestesia o insensibilità permanente del labbro.
Impianto inclinati
L’impiego degli impianti inclinati è indicato nei seguenti casi:
- Nell’arcata superiore, l’inclinazione dell’impianto permette di evitare la recessione del seno mascellare in direzione mesiale.
- Nell’arcata inferiore, l’inclinazione dell’impianto consente di evitare il contatto con il nervo alveolare inferiore.
Inoltre, grazie alla loro ancoraggio solido nell’osso residuo del paziente, gli impianti inclinati consentono il carico immediato, il che non sarebbe possibile con le tecniche tradizionali di rigenerazione o innesto osseo.
Impianti zigomatici
Quando l’osso è completamente assente è possibile ricorrere agli impianti zigomatici. Questo tipo di impianti sono molto particolari, sono molto lunghi e vengono fissati dove l’osso è più spesso. L’impiego di impianti di questo tipo comporta un intervento molto invasivo per il paziente che deve essere eseguito solamente da chirurghi specializzati. Avendo come protezione solo la gengiva questa tipologia di impianto è soggetta a infezioni come la perimplantite.
Implantologia All on four
La tecnica All-on-4 è una moderna tecnica di implantologia che ha lo scopo di permettere il posizionamento di 4 impianti in titanio, sui quali verrà realizzata un’intera arcata, tramite l’utilizzo della protesi toronto bridge.
In questa tecnica la fase diagnostica, eseguita mediante Tac 3D CBCT di ultima generazione, ha un’importanza molto elevata poiché in questa fase verranno individuate le sedi adatte ad ottenere con soli quattro impianti dentali un’eccellente stabilità primaria in grado di sostenere da subito un manufatto protesico e di garantire una buona distribuzione dei carichi masticatori.
La tecnica All-on-4 è indicata nella riabilitazioni di arcate complete, permette di evitare tecniche rigenerative più complesse o innesti ossei (portando quindi un grande risparmio per il Paziente), e grazie alle moderne tecniche di protesizzazione è possibile evitare la realizzazione di fastidiose protesi con la finta gengiva, ma anzi le protesi realizzate in zirconio e ceramica hanno un aspetto straordinario simile ai denti naturali.
Questo protocollo, supportato dalla pianificazione chirurgica computer guidata, è da anni utilizzato nella nostra Clinica e dai nostri Professionisti anche nei casi di riabilitazioni complesse; grazie a questa procedura è infatti possibile riabilitare in maniera semplice, non invasiva e definitiva qualunque caso clinico complesso.
Implantologia computer assistita
Molto spesso non è facile verificare la presenza di osso con le tradizionali metodologie.
Fortunatamente l’innovazione tecnologica permette una verifica accurata che molto spesso ci consente di trovare dei punti di contatto per poter installare un impianto dentale senza ricorrere alla rigenerazione ossea. Tutto questo è possibile grazie all’implantologia computer assistita, una volta trovato i punti di contatto sarà possibile ripristinare le arcate dentarie con una normale tecnica di implantologia con protesi a carico immediato.
Vuoi approfondire: Impianto a carico immediato
Implantologia senza osso: prezzi
Per questa tipologia di intervento è fondamentale eseguire una visita presso il vostro odontoiatra di fiducia in quanto quantificare il costo totale dell’intervento è molto complesso.
Nella nostra clinica odontoiatrica sappiamo molto bene quanto i costi di un intervento possono essere fondamentali per il paziente e per questo motivo eseguiamo un primo consulto gratuito e senza impegno.
Per agevolare tutte le persone che si rivolgono al nostro studio dentistico da lontano e che magari possono essere scoraggiate dall’effettuare un lungo viaggio per effettuare la prima visita abbiamo messo a disposizione un comodo modulo per preventivo dove è possibile allegare tutta la documentazione della situazione clinica.
Dopo aver vagliato accuratamente tutta la documentazione saremo in grado di fornirvi un preventivo approssimativo abbastanza preciso.
Il preventivo rimane comunque senza impegno, una volta deciso se affidarvi alle nostre cure per l’intervento dovrete recarvi nella nostra clinica per effettuare la prima visita (che rimane comunque gratuita) dopo la quale vi verrà fornito il preventivo definitivo.
Implantologia senza osso perché affidarsi a Ireos dental
Dopo aver studiato la situazione radiologica e della tac il nostro personale vi informerà sulla tipologia di intervento, indicando le tipologie di materiale impiegato, le procedure e tecniche chirurgiche che saranno adottate, e tutte le tempistiche e le indicazioni terapeutiche post intervento.
Nella nostra clinica odontoiatrica utilizziamo solamente i migliori materiali, sempre perfettamente biocompatibili e anallergici, inoltre dove possibile effettuiamo degli innesti autologhi prelevando il tessuto osseo dal paziente stesso in modo da minimizzare al massimo il pericolo di rigetto.
Il team della nostra clinica è formato da dentisti e chirurghi implantologi altamente specializzati che eseguono costantemente e con successo operazioni di piccolo o grande rialzo di seno mascellare e interventi di rigenerazione e innesto osseo con conseguente intervento di implantologia a firenze.
Per i pazienti che vengono da lontano cerchiamo sempre di dare quante più agevolazioni possibile perché sappiamo bene quanto essere lontano da casa possa essere un problema dopo aver subìto un intervento. Noi della Ireos dental per agevolare tutti i nostri pazienti che vengono da lontano proponiamo:
- Una sistemazione gratuita e inclusa nel costo del trattamento per fornire a ogni nostro paziente di un appartamento indipendente dove potrà riposare nei giorni immediatamente successivi all’intervento.
- Un sistema di disponibilità e reperibilità da parte del personale medico h24 in modo essere sempre in vicinanza dei nostri pazienti in caso di necessità.
- Un piano di trattamento sviluppato in due soli appuntamenti (con soggiorno appartamento incluso) in modo da ridurre al massimo il numero di viaggi a Firenze.
Medico Chirurgo e Odontoiatra si è laureato all’università di Firenze. Iscritto all’ordine dei medici di Firenze con iscrizione nr. FI-167 si occupa nella pratica clinica di implantologia e ortodonzia digitale.