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Pubblicato: martedì 14.04.2020.
Ultimo aggiornamento: domenica 01.11.2020

Che cos’è la Perimplantite?

perimplantite

La perimplantite è un’infezione cagionata da batteri ​che interessa gli impianti dentali.

Si tratta di una patologia grave che, se trascurata, può anche essere motivo di perdita di un impianto.

Molto spesso si sente parlare di rigetto di un impianto dentale. E’ bene precisare che il rigetto di un impianto non esiste.

➡ Vuoi approfondire : Esiste il rigetto degli impianti dentali

I batteri e le infezioni possono presentarsi dia subito dopo l’inserimento dell’impianto dentale, sia dopo del tempo, per colpa di una scorretta igiene orale.

L’implantologia dentale è quella branca dell’odontoiatria che comprende tutte quelle tecniche implantologiche che, attraverso l’utilizzo di “radici artificiali” in titanio, consentono di applicare le protesi dentarie fisse tramite un processo biologichi chiamato “osteointegrazione”.

Cos’è un impianto dentale?

Un impianto dentale è costituito da una piccolissima vite in titanio biocompatibile progettata per sostituire la radice naturale dei denti

Questa vite viene fissata tramite un intervento chirurgico all’osso laddove prima c’era la radice naturale.

Gli impianti dentali sono composti da una lega in titanio biocompatibile, l’abutment che permette la connessione tra la vite e la protesi e infine dalla protesi dentaria.

Gli impianti dentali riescono a integrarsi alla perfezione con l’osso e diventano di conseguenza un ottimo ancoraggio per il dente artficiale.

➡ Vuoi approfondire : La guida completa agli impianti dentali e all’implantologia

La Perimplantite dopo un impianto dentale

perimplantite impianto dentale

Se la perimplantite si manifesta subito dopo l’inserimento dell’impianto dentale può essere un indice di negligenza da parte del dentista.

Infatti quanto questo accade le cause sono da ricercarsi nei procedimenti effettuati dal dentista che ha eseguito l’operazione e che probabilmente non ha preso tutte le precauzioni di igiene dentale e di sterilizzazione.

Il primo pensiero va agli strumenti utilizzati, ma anche elementari accorgimenti, come l’utilizzo di un paio di guanti sterilizzati, sono fondamentali.

Ci troviamo di fronte ad una perimplantite precoce, essendo talmente poco il tempo trascorso dall’operazione, infatti, in questo caso, ​l’osteointegrazione ​non è ancora avvenuta, ovvero non si è ancora verificata la “saldatura” tra l’osso e i perni in titanio dell’impianto.

Scarsa igiene orale: una delle possibili cause

Come abbiamo già accennato la perimplantite può palesarsi anche nei mesi successivi all’intervento.

Questo è molto spesso dovuto a una scarsa igiene orale o ai mancati controlli periodici dal proprio dentista.
In questo caso, l’impianto dentale viene attaccato dai batteri, quando quest’ultimo è già posizionato.

I sintomi della perimplantite sono ben visibili fin da subito e vanno a colpire sia i tessuti.

Vuoi sapere come tenere una corretta igiene orale?

Leggi il nostro articolo: Pulizia dentale – Igiene orale: come e quando farla

Il primo sintomo: il ritiro delle gengive

Le gengive adiacenti alla protesi fissa iniziano a ritirarsi, i colletti si scoprono ed è in questo momento in cui si formano delle sacche (o tasche) pericolose relativamente alla diffusione di un’eventuale infezione batterica.

In queste tasche si depositano placca e cibo difficilmente rimovibili.

L’unico modo per eliminare è effettuare una seduta di igiene orale professionale dal dentista in quanto queste tasche sono profonde anche più di 0,5 mm e lo spazzolino, come il filo interdentale, non riescono ad arrivare a quella profondità.

Seconda conseguenza, infezione all’osso dentale

Se l’infezione è tale da raggiungere l’osso, questo non è più in grado di sostenere l’impianto.

Sarà quindi inevitabile la rimozione dell’impianto.

➡ Vuoi approfondire : Rimuovere un impianto dentale o sostituirlo

I batteri alla base di una ​perimplantite ​sono gli stessi di quelli di una ​parodontite​ che attacca i denti naturali.

Se il paziente presenta tale patologia in essere, il dentista non dovrà inserire alcun impianto, in quanto i batteri di un dente potrebbero facilmente intaccare l’impianto.

I sintomi della parodontite e della perimplantite

Capire se vi sia presenza o meno di ​parodontite​, con conseguente rischio di ​perimplantite​, è molto importante.

Sarà necessario decontaminare il cavo orale, tramite dentista e cura antibiotica a casa.

Una volta estratto l’impianto, attendere la guarigione dell’infezione, per poi procedere all’applicazione di uno nuovo.

Andrà verificata la qualità e la consistenza dell’osso mandibolare e mascellare.

In caso di insufficienza di quest’ultimo, si farà ricorso ad un ​trapianto osseo​, per garantire nuovamente un sostegno al nuovo impianto dentale.

➡ Vuoi approfondire : Impianti dentali senza osso: innesto osseo e impianti  zigomatici