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Pubblicato: lunedì 07.03.2022.

Quanto dura un impianto dentale

quanto dura un impianto dentale

L’impianto dentale con protesi fissa è una delle migliori soluzioni odontoiatriche per ritrovare un sorriso smagliante e recuperare le funzionalità masticatorie della bocca nel caso si sia perso uno o più denti.

Durante il lungo percorso che è la vita può capitare di perdere un dente o anche tutti, sia per motivi dovuti a traumi che a patologie.

Quando questo accade e arriva il momento di rimettere un dente o più i pazienti si rivolgono al proprio dentista di fiducia per trovare una soluzione, ma sono pieni di dubbi e domande.

Una delle domande più frequenti dei pazienti che si rivolgono al nostro studio per rimettere un dente o riabilitare un’intera arcata dentale è: quanto dura un impianto dentale?

Questa domanda è tra le più ricorrenti assieme a quella relativa ai prezzi, ovvero “quanto costa un impianto dentale?

È facile capire quanto sia importante sapere sia il prezzo che la durata di un impianto per poter valutare se l’intervento di implantologia sia la soluzione più indicata per il paziente.

Se sei interessato anche a sapere quanto costa un impianto dentale puoi leggere: impianti dentali a basso costo in Italia

In questo articolo articolo approfondiremo l’argomento relativo alla durata di un impianto dentale rispondendo in modo da togliere ogni dubbio ai pazienti che ci leggono.

Se sapete tutti sugli impianti dentali potrebbe intressarti: impianto dentale e implantologia

Quanto dura un impianto?

La durata di un impianto dentale di ultima generazione oscilla tra i 10 e i 15 anni.

Un impianto dentale può durare tutta la vita?

Ovviamente questa domanda è leggermente provocatoria e la risposta dipende sia dall’età del paziente, dalla quantità e qualità di osso presente all’interno dell’arcata dentale e dalla tipologia e qualità di materiali utilizzati da cui è costituito l’impianto dentale.

Studi scientifici effettuati su casi clinici confermano che il corretto funzionamento di protesi fisse su impianti ha una durata media di 10/15 anni nel 95 % dei casi.

Durante questo periodo è importante effettuare dei controlli periodici dal proprio dentista di fiducia e seguire le indicazioni fornite per mantenere l’impianto dentale in salute e aumentare la sua durata.

Quindi se il paziente è molto giovane dovrà sostituire l’impianto dentale mentre se il paziente è avanti con l’età l’impianto gli può durare anche tutta la vita.

Ovviamente se hai già pianificato un intervento di implantologia puoi rivolgere le tue domande all’implantologia che effettuerà il trattamento per capire meglio la tua specifica situazione relativa soprattutto alla qualità e quantità di osso presente nell’arcata dentale.

Se hai già inserito degli impianti dentali da qualche anno ti raccomandiamo di effettuare i controlli periodici prescritti dal tuo dentista di fiducia così da monitorare la situazione, verificare la loro solidità e prevenire eventuali cedimenti.

Cosa succede quando un impianto sta per cedere?

Con il passare del tempo potrebbe comparire un bordo nero o un alone di colore scuro tra la corona dentale e la gengiva laddove è inserito l’impianto dentale: questo è uno dei sintomi che indica che l’impianto dentale sta cedendo?

Ovviamente ogni sintomo deve essere valutato da un professionista tramite un’analisi accurata ma in questo caso è probabile che il problema sia al livello dei tessuti molli.

È possibile che i tessuti siano eccessivamente sottili o che le gengive si stiano ritirando a causa di un accumulo di placca batterica e tartaro lasciando trasparire la parte metallica dell’impianto dentale.

Tramite l’intervento di un parodontologo è possibile risolvere questo problema intervenendo direttamente sui tessuti molli.

Quindi se ti capita di vedere un bordo nero tra il moncone e la corona dentale non ti allarmare, è probabilmente dovuto a una recessione gengivale che rende visibile l’impianto.

Un altro modo per prevenire questo problema è ispessire i tessuti molli con degli innesti di tessuto connettivo durante l’operazione di inserimento degli impianti dentali.

In questo caso la bravura del dentista è fondamentale, è lui che deve accertare lo spessore dei tessuti e proporre di intervenire in tempo per evitare il problema in futuro.

Quindi l’impianto dentale può essere per sempre?

Come abbiamo visto dipende molto dalle casistiche, dall’età del paziente e da altri fattori sia oggettivi che soggettivi.
Un paziente molto giovane probabilmente sarà costretto a sostituire l’impianto dentale dopo 10 -15 anni dal suo inserimento mentre un paziente più anziano potrebbe non averne bisogno e l’impianto dentale potrebbe durare per sempre.

I motivi per cui un impianto dentale debba essere sostituito possono essere relativi alla comparsa di perimplantite (un infezione degli impianti dentali) oppure a seguito della rottura dell’impianto stesso.

Nel caso in cui queste condizioni non si verifichino il paziente non avrà necessità di sostituire la protesi fissa.

Sulla durata di un impianto dentale incide molto anche lo stile di vita del paziente e la corretta igiene orale, che se viene meno, riduce drasticamente la durata di un impianto dentale.

Infatti anche se gli studi clinici hanno confermato che la durata media di un impianto è di 10 o 15 anni, se il paziente non tiene una corretta igiene orale quotidiana, non pulisce gli impianti e non segue il corretto protocollo di manutenzione rischia di dover sostituire la protesi dopo pochi anni.

Se si tiene una corretta igiene orale, si effettuano i controlli periodici dal dentista e ci si sottopone alle sedute di igiene orale professionale, un impianto dentale può durare anche più di 20 anni.

Vuoi approfondire: Come pulire gli impianti dentali e aumentare la loro durata con la manutenzione

Quali rischi incidono sulla durata di un impianto?

Alla domanda quanto dura un impianto dentale molto spesso rispondiamo decenni se l’intervento è stato eseguito correttamente, da personale medico specializzato e in una struttura idonea.

Si sente molto spesso parlare di rigetto di un impianto dentale ma è bene sfatare subito questo mito, il rigetto di un impianto non esiste.

Gli impianti dentali sono realizzati in titanio, un materiale perfettamente biocompatibile che si integra perfettamente con il corpo umano e non provoca rigetto.

Quando l’operazione di implantologia fallisce, con la conseguente perdita prematura dell’impianto dentale, è più opportuno parlare di fallimento dell’impianto, in quanto non dipende in alcun modo da un rigetto fisiologico del corpo.

Quando un impianto dentale fallisce è necessario sottoporsi a una seconda operazione per rimetterlo.

Uno dei fattori fondamentali che incidono sulla durata di un impianto dentale è sicuramente la sterilità della struttura in cui viene effettuata l’operazione.

Per questo motivo è importante inserire gli impianti dentali in una struttura sterile che rispetti tutti i rigidi protocolli sanitari imposti dal ministero della salute.

L’infezione batterica attorno all’impianto è uno dei pericoli maggiori e può essere causata da un approccio chirurgico non sterile, da una preparazione inadeguata all’intervento del paziente e del suo cavo orale.

La pianificazione dell’intervento è un fattore determinante che se non effettuato correttamente può comportare la perdita di un impianto.

Soprattutto nei casi di impianti a carico immediato e impianti dentali post estrattivi la fase preparatoria è fondamentale per il successo dell’intervento e per evitare l’insorgere di complicanze postoperatorie.

Altri fattori che possono determinare la riuscita o meno dell’inserimento di un impianto dentale sono: errata profilassi antisettica e antibiotica pre- e post-chirurgica.

Dopo quanto tempo posso avere problemi con l’impianto?

Normalmente la perdita di un impianto dentale si verifica subito poco dopo l’intervento, a meno che non si sviluppino patologie come la perimplantite che provoca la perdita della struttura ossea intorno agli impianti dentali.

La perimplantite ha un effetto simile alla parodontite, una malattia del parodonto che causa la perdita che determina la perdita di osso intorno ai denti.

Molto spesso la perdita dell’impianto dentale dovuta a perimplantite è causata da un’errata cementazione della corona dentale sull’impianto.

Infatti quando rimane del cemento nella zona sottogengivale si viene a sviluppare un’infezione con conseguente riassorbimento di osso intorno all’impianto.

Via via che l’osso si riassorbe l’impianto perde stabilità fino a che non viene completamente espulso.

Come aumentare la durata di un impianto più a lungo possibile?

Per aumentare la durata di vita di un impianto è fondamentale rispettare le seguenti condizioni:

  • Lavoro eseguito da un professionista implantologo: È importante che l’intervento di implantologia sia eseguito correttamente da professionisti con comprovata esperienza. Per questo motivo è importante rivolgersi a centri odontoiatrici specializzati che sappiano valutare attentamente la condizione del paziente, la qualità e la quantità dell’osso presente, la salute dei tessuti molli e consigliare quale sia l’intervento migliore per il paziente. Questi fattori incidono direttamente sulla durata dell’impianto. Consigliamo infine di leggere attentamente il curriculum e il percorso professionale del professionista, nonché le recensioni della struttura.
  • Manutenzione: per aumentare la durata di un impianto dentale il paziente dovrà seguire attentamente i consigli del proprio dentista, tenere una corretta igiene orale quotidiana, lavare i denti nel modo corretto utilizzando scovolino, filo interdentale, uno spazzolino a setole morbide e un collutorio non aggressivo a base di Clorexidina.
  • Controlli periodici e igiene professionali: effettuare dei controlli periodici presso lo studio dentistico aiuterà a conservare al meglio l’impianto dentale. È opportuno sottoporsi con regolarità a sedute di pulizia professionale per eliminare la placca batterica e il tartaro resistenti all’igiene orale domiciliare. I controlli periodici servono anche a prevenire problemi futuri.

L’uso dei migliori materiali influisce sulla durata dell’impianto

Come abbiamo visto gli impianti dentali sono realizzati in titanio, un materiale biocompatibile che non causa alcun tipo di rigetto da parte dell’organismo.

Infatti le leghe di titanio con cui sono fatti i perni dell’impianto non causano nessun tipo di incompatibilità o intolleranza nel corpo umano e sono utilizzate anche per altre tipologie di protesi come quella dell’anca.

Ovviamente l’utilizzo di impianti dentali realizzati con materiali di altissima qualità garantisce l’assenza di rigetto e impedisce il fallimento dell’impianto che, come abbiamo già visto, può essere imputabile alle fase operatorie e/o a valutazione errate da parte del professionista come anche dalla manutenzione e dallo stile di vita del paziente negli anni successivi all’intervento.

Scegliere la struttura giusta

Se hai la necessità di effettuare un intervento di implantologia per rimettere un dente o ripristinare un’intera arcata dentale, puoi fare affidamento sull’esperienza dello studio dentistico Ireos Dental.

Presso il nostro centro odontoiatrico troverai personale medico specializzato, un’equipe di professionisti continuamente formati e materiali e strumentazioni di ultima generazione.

 


Faq: Durata impianto dentale

Un impianto dentale può durare per tutta la vita?

Si, a seconda dei casi. Un paziente giovane potrebbe avere la necessità di sostituire l’impianto dopo 10 – 20 anni dal suo inserimento mentre a un paziente più avanti con l’età l’impianto può durare anche tutta la vita.

Mettere un impianto dentale è doloroso?

No, l’intervento per mettere un impianto dentale non è doloroso in quanto la procedura viene effettuata in anestesia locale con sedazione cosciente.

Nel post operatorio il paziente può avvertire un leggero dolore e qualche fastidio sopportabile e che può essere tenuto sotto controllo con antidolorifici orali.

Un impianto può fare infezione?

Se l’intervento viene effettuato seguendo le procedure e in strutture che seguono i rigidi protocolli sanitari emessi dal ministero della salute l’impianto non può fare infezione.

Esiste comunque il rischio di infezione a causa imputabili alla non sterilità della sala operatoria o a una condizione del cavo orale non sotto controllo, in questi casi l’impianto può fallire e va rimosso e sostituito.

Quali esami fare prima dell’impianto dentale?

Nella fase pre operatoria il dentista si occupa di effettuare tutti i classici esami e di valutare i valori di: emocromo, glicemia, creatinina, PT, HCV, HIV.

Perché ho i bordi dei denti impiantati neri?

Può succedere quando le gengive si ritirano a seguito di un eccessivo accumulo di placca batterica o tartaro.