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Pubblicato: martedì 24.05.2022.

Gengivite

gengivite

La gengivite è un infiammazione delle gengive curabile che, se trascurata, può degenerare in parodontite ( piorrea o malattia parodontale).

Questa tipologia di infiammazione si presenta con la presenza di irritazione, gonfiore, arrossamento e sanguinamento delle gengive.

Quando siamo affetti da gengivite si può manifestare una forte ipersensibilità dentale a cibi e bevande troppo calde o troppo fredde a causa dei denti sensibili.

Il progredire della malattia può portare, gradualmente, ad avere le gengive ritirare e sollevate, al sanguinamento gengivale con una forte presenza di alitosi.

L’accumulo di placca batterica e tartaro sui denti favorisce la formazione di batteri e infezioni facendo degenerare la gengivite.

Con il passare del tempo una gengivite trascurara può degenerare in parodontite, una malattia che mette a rischio la stabilità e la tenuta dei denti, aggredisce il legamento parodontale e provoca la perdita di tutti i denti (edentulia totale).

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Cos’è la gengivite

La gengivite è un’infiammazione dei tessuti che circondano la base dei denti, spesso asintomatica, che può evolvere in parodontite, una malattia molto aggressiva che colpisce sia le gengive che tutti i componenti del legamento parodontale e può portare alla caduta dei denti.

Gengivite: cause

La causa principale della gengivite è l’accumulo di batteri all’intero del cavo orale.

Il proliferare dei batteri e i residui di cibo incastrati tra ti denti danno origine alla placca batterica, un sottile strato di “film” che si accumula sullo smalto dentale e che dopo circa 8 ore diventa tartaro tramite un processo di mineralizzazione.

Il tartaro è una sostanza dura che non può essere rimossa con lo spazzolino ma necessità di una pulizia dei denti professionale dal dentista, per questo motivo è importante rimuovere la placca batterica e lavarsi i denti nel modo corretto, tutti i giorni dopo ogni pasto.

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Placca batterica e tartaro con il passare del tempo causano gengive infiammate, sanguinamento dentale,  e un sollevamento dei tessuti con gengive ritirate, che espone il colletto e la base dei denti all’aggressione dei batteri.

È facile capire come la causa principale della gengivite sia la cattiva igiene orale, che andrebbe curata ogni giorno spazzolando accuratamente i denti dopo ogni paso e utilizzando il filo interdentale e il collutorio.

Oltre a curare l’igiene orale è importante effettuare dei controlli periodici dal dentista e sottoporsi a sedute di pulizia dei denti professionale almeno 2 volte l’anno.

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Tra le altre cause che possono aumentare il rischio di gengivite troviamo:

  • Fumo;
  • Abuso di alcol;
  • Diabete;
  • Farmaci;
  • Infezione al dente o al cavo orale;
  • Squilibri ormonali;
  • Malattie immunitarie

I sintomi della gengivite

I principali sintomi della gengivite sono:

Diagnosi

Per diagnosticare l’effettiva presenza della gengivite è necessario sottoporsi a una visita dentistica.

Il dentista tramite l’osservazione del cavo orale è in grado di capire lo stadio in cui si trova la gengivite e se c’è il rischio che degeneri in parodontite.

Come si cura la gengivite

La rimozione dei batteri attraverso una pulizia dei denti professionale è il modo migliore per curare la gengivite e far regredire l’infiammazione.

Durante una seduta di igiene orale il dentista rimuove batteri, placca e tartaro.

La gengivite potrebbe causare un forte mal di denti, sopratutto nelle persone molto sensibili, per questo motivo, dopo la seduta di igiene orale professionale, il dentista potrebbe prescrivere un antibiotico per il mal di denti e per curare l’infiammazione alle gengive.

Per curare la gengivite il tempismo è la cosa più importante, un infiammazione presa in fase iniziale si cura molto meglio e più velocemente di una in fase avanzata.

Per questo motivo torniamo a ribadire che i controlli dal dentista sono fondamentali per mantenere in salute i denti, le gengive e tutto il cavo orale.

Per curare la gengivite il dentista potrebbe prescrivere l’utilizzo di un collutorio antibatterico per un paio di settimane.

Se la gengivite è in stadio avanzato e sta degenerando in parodontite, con presenza di tasche parodontali, potrebbe essere necessario sottoporsi a una seduta di curettage gengivale, ovvero una particolare seduta di igiene orale molto profonda, che si occupa di rimuovere i batteri dalle tasche parodontali.

Prevenzione

Per prevenire la gengivite è importante tenere una corretta igiene orale e lavarsi i denti dopo ogni pasto nel modo corretto.

I denti dovrebbero essere puliti con uno spazzolino a setole morbide e con il filo interdentale, avendo cura di massaggiare delicatamente la gengiva mentre passate il filo tra dente e dente (al posto del filo si può usare anche lo scovolino).

Per una pulizia dei denti più completa è consigliabile effettuare degli sciacqui con un collutorio non aggressivo a base di clorexidina.

La cosa importante è prestare attenzione a rimuovere tutti i residui di cibo presenti tra i denti.

Altri consigli per prevenire la gengivite sono:

  • Cambiare lo spazzolino ogni 3 mesi;
  • Fare la pulizia dei denti professionale almeno ogni 6 mesi;
  • Effettuare dei controlli periodici dal dentista;
  • Non fumare;
  • Limitare il consumo di alcol e bevande piene di zucchero;
  • Assumere una alimentazione corretta e bilanciata;
  • Mangiare frutta e verdura di stagione;

 

 

 

 


Faq: Domande frequenti sulla gengivite

Cosa fare in caso di gengivite?

La gengivite è una malattia reversibile che si può curare eliminando la causa, ovvero rimuovendo la placca batterica e il tartaro accumulati nel solco gengivale tramite una pulizia dei denti professionale.

Per questo in caso di gengivite è importante recarsi subito dal proprio dentista di fiducia.

Quanto tempo ci vuole per guarire dalla gengivite?

Se si interviene tempestivamente e ci si sottopone a una pulizia dei denti professionale si può guarire nel giro di una settimana massimo 2.

Il dentista potrebbe prescrivere una terapia antibiotica.

Quale antibiotico prendere per la gengivite?

Uno degli antibiotici più utilizzati è sicuramente l’amoxicillina.

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