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Pubblicato: lunedì 15.03.2021.
Ultimo aggiornamento: sabato 13.03.2021

Come curare la parodontite

come curare la parodontite

I problemi che riguardano i denti sono diversi ed in ogni caso è importante intervenire subito perché oltre a causare grande dolore possono peggiorare e portare ulteriori complicazione se vengono trascurati.

Come abbiamo sempre scritto nei nostri articoli siamo convinti che i denti, oltre a svolgere un importante funzione masticatoria e digestiva per il nostro organismo, siano un elemento importante per la fisionomia del nostro volto che ci consente di comunicare a livello emotivo con le altre persone.

Il nostro sorriso è sicuramente il miglior biglietto da visita quando ci presentiamo a nuove persone e gioca un ruolo fondamentale nei rapporti sociali.

Quando si perdono dei denti o quando si ha un problema estetico al sorriso ci troviamo a disagio con le altre persone e questi aspetti si possono ripercuotere sulla sfera sociale e affettiva.

Tra i più gravi problemi troviamo sicuramente la parodontite, nota anche come piorrea,

Cosa è la parodontite

La parodontite è una malattia dentale causata da un batterio e che comporta un grave stato di infiammazione dei tessuti e se viene trascurata, questi ultimi si distruggeranno a poco a poco togliendo il sostegno necessario ai denti.

Si tratta di una condizione particolarmente grave perché i tessuti che vengono colpiti da questa malattia hanno l’importante funzione di mantenere i denti stabili, tant’è vero che chi ne soffre noterà come i denti si muovano in modo allarmante.

Cause e sintomi

La parodontite non va assolutamente sottovalutata perché altrimenti porta dapprima all’eccessiva mobilità dentale, e successivamente alla caduta degli stessi, ma da cosa è provocata?

Innanzitutto possiamo affermare che prende il nome dall’apparato di sostegno del dente noto appunto come parodonto, il quale è costituito dalla gengiva, da fibre di collegamento, dal cemento radicolare e dall’osso che sostiene la dentatura.

Quando si presenta, la parodontite colpisce inizialmente le gengive causando: gengive gonfie,  molto infiammate e sanguinamento gengivale.

Potremmo anche notare un cambiamento di colore dalle tipiche sfumature rosee ad un rossore diffuso.

In alcuni casi potremmo vere anche le gengive bianche.

La causa principale della parodontite, così come della gengivite e altre problematiche legate ai denti, è l’accumulo della placca dentale che si accumula dopo i pasti e se trascurata può arrecare gravi danni.

Per quanto riguarda i sintomi, oltre a quelli menzionati abbiamo l’alitosi e il cambiamento dell’aspetto delle gengive, che inoltre diventeranno molto più sensibili anche agli stimoli più normali.

Purtroppo se la parodontite viene trascurata ci saranno sintomi più gravi come la recessione delle gengive con conseguente esposizione delle radici, comparsa di spazi fra i denti, sanguinamento più severo.

Altra caratteristica della parodontite è la formazione della cosiddetta tasca parodontale, cioè uno spazio fra dente e gengiva dove i batteri proliferano indisturbati, ma come possiamo prevenire questa fastidiosa condizione?

Prevenire la parodontite

Ovviamente non c’è bisogno di ricordare quanto sia importante l’igiene orale non solo sui denti che vediamo allo specchio ma anche negli angoli più nascosti perché è proprio lì che si annidano germi e batteri, che con il tempo formano uno strato per loro molto protettivo, di durissimo tartaro molto difficile da eliminare.

La pulizia accurata di ogni angolo della bocca si ottiene non solo tramite l’utilizzo di un buon spazzolino e del miglior dentifricio ma anche con l’aiuto del filo interdentale è  del colluttorio.

E’ molto importante anche il modo in cui ci laviamo i denti e proprio per questo abbiamo redatto la seguente guida: come lavarsi i denti nel modo corretto.

➡ Vuoi approfondire: Quante volte al giorno lavarsi i denti? E’ corretto lavarli 3 volte al giorno

Si consiglia anche di evitare il fumo ed effettuare regolari controlli dal proprio dentista per appurare sempre lo stato di salute della bocca. 

Oltre a questo è bene effettuare almeno 2 igiene orali professionali all’anno: una ogni 6 mesi.

Come curare la parodontite: curette gengivale

Non sempre si riesce a prevenire la parodontite ed è probabile che molte persone ne soffrano senza sentire il bisogno di recarsi dal dentista poiché è una patologia asintomatica.

Ciò è assolutamente sbagliato perché come abbiamo specificato i problemi possono peggiorare fino alla perdita dei denti (edentulia), ecco perché è possibile curarla con l’aiuto di un professionista che interverrà rimuovendo inizialmente la placca che si è accumulata nelle tasche parodontali.

Ma come si cura la parodontite?

Per tale operazione bisogna distinguere due tipi di interventi in base all’ampiezza di queste ultime, infatti se non superano i 5 millimetri di profondità il medico potrà, tramite un apposito strumento, rimuovere i tessuti molli presenti nelle tasche raschiando la parete gengivale.

L’accessorio in questione si chiama curette e per questo l’intervento, eseguito con anestesia locale, prende il nome di curettage gengivale, ottimo per eliminare batteri e pulire le radici dei denti esposte.

In passato venivano utilizzati curettes manuali mentre ora grazie alle nuove tevnologie sono state eccellentemente sostituite da quelle soniche che con un movimento oscillatorio tridimensionale lavora in modo molto più accurato, veloce e performante.

Curare la parodontite: gli interventi chirurgici

Ci sono anche alcuni casi in cui la parodontite viene presa troppo tardi e bisogna intervenire chirurgicamente.

In particolare si verifica questa situazione quando le tasche parodontali sono più profonde di 5 millimetri e c’è bisogno di incidere la gengiva.

Più invasivo rispetto al primo è l’intervento parodontale, tuttavia è necessario perché aiuta tramite il taglio a raggiungere la parte più profonda della tasca rimuovendo i batteri che vi si annidano e causano l’infezione; in seguito la ferita viene pulita accuratamente e suturata.

L’intervento parodontale è in grado di eliminare completamente la malattia e restituire stabilità ai denti, anche se in precedenza si muovevano e sembravano destinati alla caduta.

I vantaggi dell’intervento parodontale

  • elimina completamente l’infiammazione
  • cura la parodontite
  • migliora la stabilità dei denti

La gengiva e il dente dopo il trattamento

Subito dopo il trattamento le gengive appariranno gonfie e irritate, ma già pochi giorni dopo cominceranno a sgonfiarsi e a aderire nuovamente al dente.

In questo periodo noterete anche una particolare sensibilità che può essere affrontata con l’utilizzo di un dentifricio specifico, ma niente paura, la sensazione sparirà in poche settimane, così come la mobilità eccessiva dei denti appena dopo la pulizia.

Tenere la situazione sotto controllo

Anche dopo aver effettuato la rimozione della placca è importante non lasciarsi troppo andare, ossia effettuare regolari controllo presso il proprio odontoiatra così da pianificare insieme a lui un piano terapeutico adeguato in base alle proprie esigenze e velocizzare il processo di guarigione.

Non dimentichiamo l’igiene orale frequente che è un’ottima attività di mantenimento del nuovo stato di salute dei denti.

Esiste una cura definitiva?

Tornare a mordere la vita è estremamente facile perché la parodontite può essere sconfitta, ovviamente la sua comparsa dipende dalle nostre abitudini ed è importante dedicare il giusto tempo ad una corretta igiene di questa zona così importante.

E’ difficile stabilire se esista una cura definitiva per la parodontite perché si tratta di una patologia molto articolata, in ogni caso è molto semplice evitarne la progressione affidandosi nelle mani esperte di professionisti che realizzeranno periodiche pulizie dei denti e regolari controlli per appurare che sia tutto a posto.

Tipologie di parodontite

Come abbiamo detto si tratta di una malattia articolata, infatti ne esistono di diverso tipo perché può colpire con velocità ed intensità differenti. Possiamo distinguere tre forme di parodontite:

  • cronica: caratterizzata da una perdita lenta dei tessuti, questa forma di piorrea (altro nome con cui viene chiamata la patologia) è associata a una quantità di tartaro importante, così come di placca batterica all’interno del cavo orale, e si presenta in particolare nei fumatori. Può comparire già nel periodo dell’adolescenza sottoforma di gengivite e peggiora quando le difese immunitarie diminuiscono. Seppure è quella meno grave, questa forma di parodontite va affrontata in tempo per evitare che la situazione si aggravi.
  • aggressiva: in questo caso la piorrea causa la perdita della gengiva in modo molto rapido, inteso ovviamente come restrocessione della stessa fino a lasciare scoperte le sensibili radici e, con il passare del tempo provocando la perdita dei denti. La parodontite aggressiva si manifesta solitamente nelle persone che hanno meno di 30 anni ma se le condizioni igieniche del cavo orale non sono buone può verificarsi a qualsiasi età. Può presentarsi soprattutto in età adolescenziale ma in forma più generalizzata anche in persone adulte, in ogni caso è caratterizzata dai denti che colpisce: si tratta in questo caso dei primi molari e gli incisivi.
  • ulcero-necrotica: è la più grave delle tre forme ed è caratterizzata da papille e margini gengivali ulcerati e necrotici, ricoperti da una membrana giallognola. Si sviluppa molto velocemente proprio per l’aggressività e fra i principali sintomi troviamo il sanguinamento spontaneo delle gengive. Nelle persone colpite da questa tipologia di piorrea, le conseguenze sono una combinazione con altre malattie già presenti, oppure c’è la possibilità che fattori come malnutrizione, fumo, stress, cattiva igiene orale peggiori la normale piorrea rendendola appunto necrotica.

Tipologie di intervento chirurgico

Rispetto alla curette gengivale, l’intervento chirurgico agisce sul rimodellamento osseo oppure si tratta di chirurgia plastica gengivale.

In altri casi gli interventi possono essere di tipo rigenerativo, ovvero mirati a ottenere la rigenerazione dei tessuti parodontali.

La parodontite si manifesta come abbiamo visto in diverse forme e per ciascuna ci possono essere delle terapie differenti:

  • per quella cronica l’intervento di chirurgia mira a ripulire i tessuti e se occorre procedere con la rigenerazione dell’osso,
  • nella piorrea aggressiva la terapia comprende degli antibiotici,
  • nel caso di parodontite ulcero necrotizzante si utilizza la clorexidina perché spazzolare risulta molto doloroso, inoltre anche qui vengono utilizzati antibiotici.