370 3655374 info@clinicaireos.com Lun - Ven: 10.00 - 20.00

Pubblicato: domenica 08.06.2025.

Rigenerazione ossea dentale: cos’è, come funziona e costi

rigenerazione ossea dentale

Nel corso della vita, diversi eventi possono compromettere la salute dell’osso mascellare o mandibolare: la perdita di uno o più denti, malattie parodontali, traumi o il naturale processo di invecchiamento. Queste condizioni possono portare a un progressivo riassorbimento osseo, rendendo difficile o impossibile il posizionamento di impianti dentali e compromettendo la stabilità dell’intera struttura orale.

Quando l’osso si ritira, spesso si accompagna anche una recessione gengivale e una perdita della funzionalità masticatoria, con conseguenze non solo estetiche, ma anche psicologiche e funzionali. È in questi momenti che entra in gioco la rigenerazione ossea, una procedura avanzata e sicura che consente di ricostruire l’osso perso attraverso l’innesto di materiale biocompatibile, favorendo la formazione di nuovo tessuto osseo vitale.

Questa tecnica, ampiamente utilizzata nel 2025 nelle cliniche odontoiatriche più avanzate, è fondamentale per restituire ai pazienti la possibilità di affrontare con successo interventi implantari o altre terapie odontoiatriche complesse, migliorando la qualità della vita sotto ogni aspetto.

In questo articolo, scritto dal Dott. Giuseppe Genzano, dentista implantologo esperto presso la Clinica Ireos Dental, vediamo in dettaglio quando è necessaria la rigenerazione ossea, quali tecniche vengono utilizzate, quali sono i materiali più sicuri ed efficaci, e cosa aspettarsi dal percorso di guarigione e riabilitazione.

Hai bisogno di fare la rigenerazione ossea e mettere gli impianti dentali? Chiama il +39 370 36 55 374

Cos’è la rigenerazione ossea

La rigenerazione ossea dentale è una tecnica avanzata di chirurgia orale pre-implantare che consente di ripristinare il volume e la densità dell’osso mascellare o mandibolare prima del posizionamento di un impianto dentale. Viene utilizzata ogni volta che, a causa di estrazioni dentali, malattie parodontali, traumi, cisti, neoplasie o protesi mobili portate a lungo, l’osso ha subito un riassorbimento tale da non poter più garantire la stabilità dell’impianto.

Il procedimento consiste nell’applicazione di innesti di materiale osseo – che possono essere di origine sintetica, autologa (dal paziente stesso), eterologa o omologa – nelle aree dove l’osso è carente. L’innesto viene poi protetto con una membrana riassorbibile o non riassorbibile, che ha il compito di isolare l’area dall’invasione delle cellule gengivali. Questo passaggio è fondamentale, poiché le cellule del tessuto gengivale si moltiplicano più velocemente di quelle ossee e, senza barriera, rischierebbero di impedire la rigenerazione corretta dell’osso.

Il vostro dentista implantologo valuterà, attraverso esami diagnostici come TAC 3D e ortopanoramiche, se la vostra struttura ossea è già idonea a ricevere l’impianto o se sarà necessario procedere con un intervento di rigenerazione. Inserire un impianto su un osso non adeguatamente strutturato espone infatti al rischio di rigetto dell’impianto dentale o di mancata osteointegrazione, ovvero il fallimento del legame tra impianto e osso.

➡ Vuoi approfondire: Esiste il rigetto dell’impianto dentale: cause e sintomi

Quali sono i tipi di innesto osseo nella rigenerazione ossea

Esistono principalmente due tecniche di rigenerazione ossea guidata (GBR, Guided Bone Regeneration), che si differenziano in base al tipo di membrana utilizzata per proteggere l’innesto osseo e alle condizioni cliniche del paziente.

1. Rigenerazione ossea con membrane riassorbibili

Questa tecnica prevede l’applicazione di un innesto osseo particolato, composto da materiali di origine biologica (autologo, eterologo, omologo) o sintetica, al di sotto di una membrana riassorbibile. La membrana è progettata per degradarsi naturalmente nel tempo e viene solitamente fissata con micro pin in platino o titanio.

Questa soluzione è indicata soprattutto nei casi di atrofia ossea orizzontale, dove è necessario aumentare lo spessore dell’osso. Una volta che la membrana si è riassorbita, sarà sufficiente rimuovere i pin di fissaggio, rendendo il processo meno invasivo per il paziente.

2. Rigenerazione ossea con membrane non riassorbibili

La procedura è simile alla precedente, ma in questo caso si utilizza una membrana non riassorbibile, realizzata in ePTFE (politetrafluoroetilene espanso) e rinforzata da una struttura interna in titanio, che garantisce una maggiore stabilità e resistenza nel tempo.

Questa tecnica è riservata a casi più complessi, come le gravi atrofie ossee, in cui il paziente ha perso sia altezza che spessore dell’osso. La membrana deve essere rimossa chirurgicamente una volta completata l’osteogenesi, ma consente di ottenere risultati eccellenti anche nelle situazioni più compromesse.

Il dentista implantologo valuterà quale tecnica utilizzare in base alla gravità della perdita ossea, alla qualità del tessuto residuo e agli obiettivi del trattamento implantare.

Quali sono le cause della perdita dell’osso mascellare e mandibolare

La perdita di un dente è la causa più comune di deterioramento del tessuto osseo.

Venendo meno la necessità di sostenere un dente, infatti, il nostro organismo non rigenera più la struttura ossea portante che, con il passare del tempo, tende a scomparire.

Oltretutto l’osso ha dei mascellari viene costantemente stimolato attraverso la masticazione e questo provoca una rigenerazione ossea naturale.

Se il paziente soffre di edentulia totale o parziale questo processo non può avvenire e di conseguenza l’osso tenderà a ritirasi e diminuire.

Anche un’infezione batterica, o una più comune gengivite, possono determinare la perdita dell’osso o la sua mancata rigenerazione.

I batteri, infatti, si posizionano tra il dente e la parete ossea e lì cominciano a proliferare, intaccando il legame che lega queste due parti del nostro corpo.

Anche per questi motivi è fondamentale tenere sempre una corretta igiene orale e sapersi lavare i denti nel modo corretto.

Quando è necessario effettuare la rigenerazione ossea

È necessario ricorrere alla rigenerazione ossea tutte le volte in cui c’è la necessità di mettere delle protesi dentali fisse su impianto e la quantità d’osso non è sufficiente a sostenerlo.

Infatti, gli innesti in titanio degli impianti devono avere delle fondamenta solide a cui aggrapparsi.

Prima di un intervento di questo tipo, dunque, la rigenerazione ossea diventa un alternativa molto valida, altrimenti il paziente no potrebbe mettere l’impianto e dovrebbe ricorrere alle più scomode protesi mobili.

Tra i casi più gravi, in cui è necessario ricorrere alla rigenerazione dentale ossea, possiamo elencare:

Quali sono i tipi di osso per la rigenerazione ossea dentale

Il tessuto osseo utilizzato durante l’intervento di rigenerazione è quasi sempre di origine biologica.

Questo perché le strutture coinvolte nell’operazione, ossia gengive, polpa e radice, devono essere in grado di accogliere il nuovo materiale e legarsi ad esso.

Gli innesti possono essere

  • Autologo: il tessuto osseo viene prelevato dallo stesso paziente a cui viene innestato (auto innesto). Il tessuto può essere prelevato dalla mandibola, dalla mascella o da altre zone come il bacino.
  • Eterologo: il tessuto osseo viene prelevato da animali compatibili. il tessuto osseo eterologo più utilizzato è quello bovino deproteizzato, ovvero privato della parte organica tramite un processo di liofilizzazione al fine di limitare la possibilità di rigetto.
  • Omologo: il tessuto osseo viene preso da un altra persona e non dallo stesso paziente. Esistono delle vere e proprie banche dell’osso.

La soluzione più semplice consiste nell’utilizzo di tessuto autologo.

In questo caso la quantità di materiale osseo necessaria viene prelevata direttamente dal paziente, questo riduce notevolmente il rischio di un rigetto da parte del corpo.

Di solito proviene dalla regione del bacino, spesso dall’anca ma si può anche estrarre del tessuto osseo dalla regione mandibolare o mascellare.

È il tipo di intervento meno rischioso in termini di compatibilità ma richiede l’anestesia totale.

Spesso, però, il paziente non può sottoporsi a questo tipo di sedazione, oppure, per motivi di età, il tessuto osseo da lui ricavato potrebbe non essere la scelta giusta.

Qualora non fosse possibile prelevare il materiale dal paziente stesso, si ricorre all’osso eterologo.

Come già anticipato nel caso in cui non si possa optare per queste due soluzioni si può ricorrere alla Banca delle cellule e del tessuto muscolo-scheletrico (BTM).

Come avviene l’intervento di rigenerazione ossea

rigenerazione ossea denti

L’intervento di rigenerazione ossea avviene solitamente in anestesia locale ma ci sono dei casi in cui potrebbe essere necessario ricorrere all’anestesia generale.

Il chirurgo maxillo facciale, una volta prelevato il tessuto osseo, provvede a inserirlo laddove verranno poi inseriti gli impianti dentali.

L’intervento ha una durata di circa 2 ore.

I tempi di ripresa sono soggettivi a seconda delle condizioni di salute del paziente e dei fisiologici tempi di recupero.

Gli impianti dentali verranno messi in un secondo momento in quanto generalmente ci vogliono circa 6 mesi per una completa rigenerazione fisiologica dell’osso.

La riabilitazione dopo l’intervento

Qualunque sia il tipo di tessuto osseo utilizzato durante l’intervento, il nostro corpo può impiegare fino a sei mesi per assorbire completamente il materiale.

Durante questo periodo sono necessari alcuni accorgimenti per favorire il naturale processo di cicatrizzazione.

Per prima cosa, bisogna seguire una dieta semiliquida, almeno per le prime settimane.

La parte sottoposta all’intervento può risultare debole durante i primi giorni ed è bene non affaticarla con la masticazione.

Evitare fumo, alcol e cibi troppo zuccherini che possono contribuire alla nascita di batteri è essenziale per non rischiare di rovinare da subito il tessuto appena sottoposto a intervento.

L’igiene orale, poi, deve essere eseguita con cura, evitando di passare con troppo forza attorno alla regione appena operata.

Alternative alla rigenerazione ossea

Oltre alla rigenerazione ossea ci sono altre procedure di implantologia che permettono di inserire un impianto dentale quando manca l’osso.

Tra questi non possiamo fare a meno di menzionare gli impianti zigomatici.

Se hai bisogno di mettere un impianto dentale per ritrovare il sorriso puoi passare presso il nostro studio dentistico Ireosdental a Firenze.

La nostra struttura è organizzata per fornire cure odontoiatriche a pazienti provenienti da tutta Italia garantendo la massima qualità e la minima spesa.

Se vuoi approfondire ancora alcuni aspetti di implantologia e sugli impianti dentali ti consigliamo anche la lettura di:

Ricostruzione di osso danneggiato da vecchi impianti dentali

La ricostruzione ossea dentale può essere utilizzata anche nel caso in cui sia necessario sostituire vecchi impianti dentali che hanno provocato dei danni alle ossa delle arcate.

In questi casi è necessario rimuovere i vecchi impianti.

La stessa rimozione degli impianti può provocare dei danni alle ossa che dovranno essere successivamente ricostruite.

Dopo la rimozione il paziente verrà sottoposto a una terapia di rigenerazione ossea per ripristinare la corretta quantità di osso indispensabile per garantire il posizionamento dei nuovi impianti dentali.

A chi rivolgersi per fare la rigenerazione ossea e mettere gli impianti dentali nel 2025

Se stai valutando un trattamento di rigenerazione ossea dentale seguito dall’inserimento di impianti dentali, è fondamentale affidarsi a uno studio odontoiatrico specializzato che possa garantire esperienza, sicurezza e risultati duraturi.

La Clinica Ireos Dental di Firenze rappresenta un punto di riferimento in Toscana per la chirurgia implantare avanzata e le tecniche di ricostruzione ossea. A guidare il team c’è il Dott. Giuseppe Genzano, medico chirurgo e odontoiatra con ampia esperienza in implantologia e chirurgia ricostruttiva, noto per il suo approccio clinico personalizzato e orientato al benessere a lungo termine del paziente.

Perché scegliere la Clinica Ireos Dental:

  • Valutazione diagnostica completa: ogni percorso inizia con un’accurata analisi della struttura ossea tramite esami radiografici, TAC 3D e valutazioni cliniche, al fine di definire la terapia più adatta e sicura.
  • Piani di trattamento su misura: il Dott. Genzano elabora un protocollo terapeutico personalizzato in base al grado di atrofia ossea, alle condizioni generali del paziente e agli obiettivi estetici e funzionali.
  • Tecniche chirurgiche aggiornate: dalla rigenerazione ossea guidata al rialzo del seno mascellare, fino all’uso di innesti ossei certificati e biocompatibili, ogni tecnica è scelta per garantire il miglior esito clinico.
  • Alto livello di specializzazione: con una casistica ampia e una formazione costantemente aggiornata, il Dott. Genzano assicura un’elevata percentuale di successo anche nei casi più complessi.
  • Assistenza post-operatoria costante: dopo l’intervento, i pazienti vengono seguiti con visite di controllo e protocolli di mantenimento per monitorare l’osteointegrazione dell’impianto e prevenire eventuali complicazioni.

Affrontare un trattamento di rigenerazione ossea non deve spaventare: con il giusto specialista e le tecniche più avanzate, è possibile tornare a sorridere con serenità e piena funzionalità masticatoria.

Per prenotare una visita o ricevere maggiori informazioni, puoi contattare la Clinica Ireos Dental al numero +39 370 36 55 374 oppure scrivere a info@clinicaireos.com. La segreteria è attiva dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 20:00.

Ti aspettiamo per accompagnarti, passo dopo passo, verso una nuova salute orale.


Faq: Domande frequenti sulla rigenerazione ossea

Quanto costa rigenerare l'osso per mettere gli impianti dentali?

Un intervento di rigenerazione ossea ha un costo che varia tra le 400 € per la rigenerazione con particolato osseo di un singolo alveolo ( la cavità che rimane dopo l’estrazione del dente) e membrana per arrivare fino a un costo di 2400 € per la rigenerazione di casi con gravi difetti verticali e orizzontali

Come avviene la rigenerazione ossea dentale

La rigenerazione ossea avviene in anestesia generale.

In caso di innesto autologo il chirurgo si occupa di prelevare il tessuto da una zona del corpo orale (mascella e/o mandibola) o extra orale (es. bacino) e lo innesta nella zona dove manca l’osso.

Dopo sei mesi, tempo necessario per una completa rigenerazione ossea, verrà fissato l’intervento per l’inserimento degli impianti dentali.

Con la rigenerazione ossea perdi prima l'impianto dentale

Molti pazienti ci chiedono che con la rigenerazione ossea ci sia più rischio di perdere un impianto.

La risposta è no.

Se l’intervento viene fatto da personale competente con le giuste tecniche di rigenerazione il risultato sarà una valida e solida base per l’innesto degli impianti dentali.

Quanto tempo ci vuole per rigenerare l'osso?

Mediamente i tempi fisiologici di guarigione oscillano tra 6 e i 9 mesi dall’intervento di rigenerazione ossea.

A seconda delle caratteristiche uniche del singolo pazienti i tempi potrebbero essere più o meno brevi.

Quanto dura gonfiore dopo innesto osseo dentale?

Il gonfiore, generalmente accompagnato da ematomi e limiti, ha una durata di circa 2 -3 giorni dall’intervento, e scompare lentamente nell’arco di una settimana.

Cosa fare dopo rigenerazione ossea?

Durante il decorso dopo l’intervento di innesto osseo, al fine di rendere più veloce il periodo di guarigione, è importante prestare attenzione alle indicazioni del dentista, in particolare:

  • evitare bevande calde
  • osservare una dieta semiliquida
  • pulire accuratamente i denti con spazzolino a setole morbide
  • rinunciare il più possibile a caffè, sigarette e alcool