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Pubblicato: domenica 29.10.2023.

Rimozione impianti dentali

rimozione impianti dentali

Gli impianti dentali sono una soluzione efficace e sicura per tutte le persone che hanno perso uno o più denti natutali.,

Grazie agli impianti dentali è possibile ripristinare la funzionalità masticatoria e di fonazione della bocca oltre a restituire un bel sorriso.

Noi di Ireos Dental sottolineiamo da sempre l’importanza di un bel sorriso. Un sorriso, infatti, rappresenta il miglior biglietto da visita di una persona. Quando sorridiamo, non solo miglioriamo la qualità della nostra vita, ma arricchiamo anche le interazioni sociali, creando un’atmosfera positiva e accogliente intorno a noi.

Un sorriso radioso è un dono prezioso, che ha il potere di aprire porte, rafforzare le relazioni e lasciare un’impressione duratura nelle menti delle persone che incontriamo lungo il cammino della vita.

Per questo motivo riteniamo gli impianti dentali una delle migliori soluzioni per la vita delle persone.

Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe emergere la necessità di rimuovere e sostituire uno o più impianti dentali.

Questa esigenza spesso è scaturita da condizioni come infezioni ossee attorno all’impianto o dalla mancata osteointegrazione, il processo biologico che permette l’osso mascellare di integrare la vite implantare, creando nuovo tessuto osseo.

È bene sfatare subito il mito secondo il quale gli impianti dentali vengano rimossi per colpa del rigetto dell’impianto da parte dell’organismo. Come abbiamo scritto su questa guida al rigetto dell’impianto dentale, esso non esiste in quanto gli impianti sono realizzati in titanio, un materiale perfettamente compatibile e accettato dal nostro organismo.

In questo guida alla rimozione degli impianti dentali, assieme al Dott. Giuseppe Genzano, dentista e implantologo con oltre 30 anni di esperienza, vogliamo spiegare in modo chiaro e diretto quando e come viene eseguita la rimozione degli impianti dentali, offrendo al contempo consigli utili su come evitare tali situazioni.

Con un’analisi precisa, desideriamo fornire una visione completa che prepari i lettori a gestire e prevenire le circostanze che potrebbero portare alla rimozione degli impianti dentali, assicurando una gestione informata e tranquilla della propria salute orale.

Se devi rimuovere o sostituire un impianto dentale contatta la clinica Ireos Dental. Per fissare un visita puoi contattarci al +39 370 36 55 374 o inviarci una mail a info@clinicaireos.com.  Siamo operativi dal lunedì al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 20:00

Quando è necessario rimuovere un impianto Dentale?

La rimozione degli impianti dentali può essere necessaria in diversi casi, tra cui l’inserimento scorretto, l’infezione all’osso, la perimplantite, il fallimento dell’impianto stesso e la modifica della strategia protesica.

La rimozione degli impianti dentali è un’operazione delicata che richiede una consolidata esperienza del chirurgo, perché deve essere effettuata prestando molta attenzione all’osso circostante

Vediamo in dettaglio tutti i casi in cui è necessario togliere un impianto dentale:

Perimplantite

La perimplantite è un’infezione che colpisce i tessuti circostanti un impianto dentale, inclusi l’osso e le gengive, conducendo alla perdita progressiva della struttura ossea intorno all’impianto e, in assenza di un adeguato trattamento, anche alla perdita dell’impianto stesso.

La principale causa di perimplantite risiede nell’accumulo di placca batterica, situazione che può essere aggravata da una cattiva igiene orale e dalla mancanza di manutenzione professionale.

Altri fattori di rischio includono uno spazio eccessivo tra dente e gengiva, tasche parodontali, il fumo e una alimentazione scorretta.

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I sintomi della perimplantite spaziano dall’infiammazione, alla formazione di pus e dolore, la cui intensità può variare da individuo a individuo.

La diagnosi  viene effettuata attraverso una sondaggio parodontale, che prevede l’inserimento di una sonda millimetrata nei tessuti circostanti l’impianto. Il trattamento della perimplantite varia in base alla gravità della condizione e può prevedere tecniche sia chirurgiche che non chirurgiche.

L’obiettivo del trattamento è eliminare il tessuto di granulazione derivante dalla proliferazione batterica e ripristinare la salute dei tessuti circostanti l’impianto. Per prevenire la perimplantite, è fondamentale mantenere una buona igiene orale, seguire uno stile di vita salutare e sottoporsi a regolari controlli dentali professionali.

Fallimento di un impianto

Come detto all’inizio il rigetto di un impianto dentale non esiste, in quanto il materiale di cui sono fatti gli impianti, il titanio, è perfettamente biocompatibile. Piuttosto si parla di fallimento di un impianto ovvero quando non avviene l’osteointegrazione.

Il fallimento di un impianto dentale può manifestarsi attraverso varie problematiche, una delle più comuni è la mancata osteointegrazione, che si verifica quando l’impianto non si fonde correttamente con l’osso mascellare..

La mancata osteointegrazione è un ostacolo notevole nel successo degli impianti dentali, ed è influenzata da svariati fattori come le condizioni di salute del paziente, le tecniche chirurgiche adottate e la qualità dell’osso in cui viene inserito l’impianto.

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Il fallimento di un impianto dentale è un problema che può presentarsi in due momenti differenti: poco dopo l’operazione o a distanza di tempo. Nel primo caso, si parla di fallimento precoce, che spesso è legato a una mancata osteointegrazione, ovvero l’impianto non si lega come dovrebbe all’osso. Questo può accadere per varie ragioni come infezioni, alcune malattie, l’uso di certi farmaci o abitudini come il fumo, che rendono più difficile la guarigione.

Il fallimento tardivo, invece, può manifestarsi anche dopo un anno dal posizionamento dell’impianto. Questo tipo di fallimento può essere causato da errori nella realizzazione della protesi o da una condizione chiamata perimplantite, un’infezione batterica attorno all’impianto. Se non trattata, la perimplantite può portare alla perdita dell’impianto.

In entrambi i casi, una soluzione spesso consigliata è la rimozione dell’impianto dentale, per evitare problemi più gravi. Questo passo può aiutare a ridurre il rischio di ulteriori infezioni, ma potrebbe richiedere altre operazioni per ripristinare la bellezza e la funzionalità del sorriso del paziente.

Impianto mal posizionato

La posizione errata di un impianto vicino a una struttura nervosa non solo può causare dolore ed intorpidimento, ma anche rappresentare una sfida significativa nella gestione del caso.

La compressione nervosa può avere implicazioni a lungo termine sul comfort e sulla funzionalità, rendendo quindi necessaria la correzione della posizione dell’impianto. Allo stesso modo, un impianto posizionato esternamente o con una inclinazione inappropriata può precludere la strada verso una protesizzazione efficace.

La posizione e l’angolazione dell’impianto sono fondamentali per garantire che la futura protesi fissa sia funzionale, esteticamente gradevole e confortevole per il paziente. Una posizione errata può anche compromettere la distribuzione del carico masticatorio, mettendo a rischio la longevità dell’impianto e della protesi.

Tali errori possono derivare da una pianificazione inadeguata o da una mancanza di esperienza o competenza del professionista. È essenziale, quindi, che la pianificazione dell’implantologia sia accurata, basata su una diagnosi approfondita e su tecniche chirurgiche precise, affinché gli impianti siano posizionati in modo ottimale.

In casi del genere, la rimozione e la ricollocazione dell’impianto, seguita da una protesizzazione accurata, sono spesso le soluzioni consigliate per correggere gli errori iniziali e ripristinare la funzionalità e l’estetica.

Rottura dell’impianto stesso

La necessità di rimuovere un impianto dentale può sorgere anche in seguito a una frattura dell’impianto stesso. Tradizionalmente, gli impianti dentali sono fabbricati in titanio puro, un materiale noto per la sua durezza e la capacità di resistere efficacemente alle forze masticatorie esercitate quotidianamente nella bocca.

Nonostante la robustezza del materiale, la frattura dell’impianto dentale è una situazione che, sebbene rara, può verificarsi. La letteratura scientifica riporta una incidenza di circa 2 casi ogni 1000, classificando tale evento come un raro ma serio fallimento implantare.

Le radici di una frattura dell’impianto possono essere tracciate a diversi fattori, tra cui:

  • Una pianificazione non accurata dell’intervento implantologico;
  • Sovraccarico causato dalle forze masticatorie;
  • Svitamento dell’impianto.

Lo svitamento dell’impianto è spesso identificato come uno dei principali colpevoli dietro la frattura dell’impianto dentale, specialmente quando si tratta di impianti di qualità inferiore. Questo fenomeno compromette l’integrità dell’impianto, poiché lo svitamento della vite dell’impianto destabilizza l’intero sistema protesico, creando una perdita dell’equilibrio tra le diverse componenti: vite, moncone e corona protesica.

La frattura tende a manifestarsi nelle aree dove la pressione del carico masticatorio è più intensa. In particolare, i punti di frattura più comuni includono l’area attorno alla prima spira della vite e la sezione tra gambo e vite.

Per mitigare il rischio di rottura a seguito dello svitamento, è cruciale agire tempestivamente riavvitando o sostituendo la vite. L’inattività o un intervento tardivo da parte dell’implantologo può amplificare il rischio di frattura dell’impianto, dato che la corretta distribuzione delle forze masticatorie viene compromessa.

Le innovazioni nei materiali, come la lega di titanio e zirconia (Roxolid), rappresentano una risposta promettente a questi problemi, proponendo impianti più resistenti e di dimensioni ridotte, che offrono una maggiore resistenza anche in condizioni di carico elevato. Questi avanzamenti materiali sono un passo avanti significativo verso la riduzione dei rischi associati ai fallimenti implantari, contribuendo a estendere la vita utile degli impianti dentali, e a fornire soluzioni più robuste e affidabili nel campo dell’implantologia.

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Come avviene la rimozione di un impianto dental

Il processo di rimozione di un impianto dentale osteointegrato va ben oltre una tipica estrazione dentale, ed è una pratica che necessita l’intervento di un esperto altamente qualificato nel campo dell’implantologia dentale.

Questa procedura inizia con l’applicazione di anestesia locale per assicurare il comfort del paziente, seguita dalla rimozione della protesi dentale, se presente. L’atto cruciale di estrarre l’impianto richiede una manovra accurata per evitare danni all’osso circostante e alle strutture anatomiche adiacenti.

Dopo l’estrazione, un’accurata pulizia dell’area è essenziale per eliminare qualsiasi detrito o infezione, culminando con la sutura dell’area per favorire una guarigione senza complicazioni.

Valutazione pre-procedurale dell’osso alveolare

La particolarità della rimozione dell‘impianto osteointegrato risiede nel forte legame che l’impianto sviluppa con l’osso alveolare, noto come osteointegrazione.

Questo legame osso-impianto è talmente robusto da rendere la rimozione dell’impianto una sfida, poiché una forza eccessiva potrebbe causare una frattura ossea.

Pertanto, una valutazione dettagliata pre-procedurale è imperativa per comprenderne la necessità e definire l’approccio più sicuro ed efficace per la rimozione dell’impianto.

Tecnologie avanzate per la rimozione dell’impianto

Kit Estrattori: strumenti specializzati per l’estrazione

Le innovazioni tecnologiche hanno portato alla creazione di strumenti specializzati come i kit estrattori, che facilitano enormemente la rimozione dell’impianto. Questi strumenti, prodotti dalle case implantari, si avvitano all’interno dell’impianto, consentendo di generare forze di svitamento considerevoli per facilitare l’estrazione.

Frese cave e manipolatori sonici: soluzioni per scenari complessi

In scenari più intricati, l’uso di frese cave sottilissime o manipolatori sonici e Piezosurgery diventa fondamentale. Questi strumenti avanzati permettono di ridurre la resistenza allo svitamento e separare l’impianto dall’osso con una minore asportazione di osso, rendendo la procedura meno invasiva e più sicura.

Rimozione impianto dentale in sicurezza

La rimozione dell’impianto dentale osteointegrato richiede una pianificazione accurata e una comunicazione chiara con il paziente oltre a notevole competenza tecnica.

Lo specialista deve valutare con attenzione se l’osso residuo è adeguato per un impianto sostitutivo o se sono necessari innesti di osso e tessuto molle, un processo che può richiedere diversi mesi o oltre un anno per la completa rigenerazione.

La complessità della procedura può aumentare ulteriormente se l’impianto è posizionato vicino a un nervo o una cavità sinusale, richiedendo manovre precise per evitare danni a queste strutture delicate.

A chi rivolgersi per la rimozione di un impianto

Quando si tratta della cura e della gestione degli impianti dentali, la scelta del professionista giusto è cruciale per garantire un trattamento sicuro ed efficace. La Clinica Ireos Dental si pone come un centro d’eccellenza nel campo dell’implantologia dentale a Firenze, offrendo un servizio altamente specializzato per la rimozione e la sostituzione degli impianti dentali.

Gli implantologi esperti della Clinica Ireos Dental, sotto la guida esperta del Dott. Giuseppe Genzano, sono specializzati nelle tecniche più avanzate per assicurare che la rimozione dell’impianto sia eseguita con la massima precisione e minimo disagio per il paziente. L’approccio adottato presso la clinica è incentrato su una valutazione accurata del sito implantare, affrontando con cura ogni fase del processo per garantire il mantenimento del volume osseo, elemento essenziale per una sostituzione dell’impianto di successo.

Dopo la rimozione dell’impianto, il team di esperti di Ireos Dental adotta protocolli avanzati di rigenerazione ossea utilizzando materiali biocompatibili, al fine di preparare adeguatamente il sito per la futura sostituzione dell’impianto.

Questo approccio mirato consente di garantire che ci sia una quantità sufficiente di osso sano per accogliere il nuovo impianto, creando le condizioni ottimali per un intervento di sostituzione di successo.

Prima di procedere con la sostituzione del vecchio impianto con uno nuovo, viene effettuata un’analisi dettagliata per valutare la qualità e la quantità dell’osso disponibile. Questa valutazione accurata è fondamentale per garantire che il nuovo impianto sia inserito in modo sicuro e stabile, promuovendo così una funzionalità ottimale e una estetica naturale.

Il traguardo della Clinica Ireos Dental è fornire soluzioni implantologiche di alta qualità, personalizzate sulle esigenze individuali di ogni paziente. L’ambiente accogliente e l’approccio personalizzato rendono l’esperienza presso la clinica non solo professionalmente gratificante, ma anche umanamente rassicurante.

Se devi rimuovere o sostituire un impianto dentale contatta la clinica Ireos Dental. Per fissare un visita puoi contattarci al +39 370 36 55 374 o inviarci una mail a info@clinicaireos.com.  Siamo operativi dal lunedì al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 20:00

Il tuo sorriso merita l’eccellenza e la cura professionale che Ireos Dental può offrire. La salute della tua bocca è un investimento prezioso, scegli la qualità e l’esperienza di Ireos Dental.