370 3655374 info@clinicaireos.com Lun - Ven: 10.00 - 20.00

Pubblicato: venerdì 15.10.2021.

Come curare la pericoronite del dente del giudizio

curare la pericoronite del dente del giudizio

Che cos’è la pericoronite del dente del giudizio

La pericoronite del dente del giudizio è un’infiammazione acuta della gengiva che sopraggiunge quanto un dente sta erompendo.

Va, quindi, ad interessare i tessuti che lo circondano.

Ne esistono due tipologie differenti: una forma acuta e una cronica.

La prima ha una breve durata e, di solito, si verifica soprattutto sull’arcata inferiore.

La seconda, invece, ha una durata più prolungata e si può ripetere per più volte successive.

Può interessare sia l’arcata inferiore sia quella superiore.

Può sembrare strano, ma molto spesso un soggetto affetto da pericoronite cronica può rendersene conto solo dopo molto tempo perché i sintomi possono non essere molto accentuati come in quella acuta.

In teoria la pericoronite è una patologia che si può presentare ogniqualvolta stia spuntando un nuovo dente, ma, in realtà, è molto più frequente quando si tratta dei terzi molari che, nel linguaggio comune, sono conosciuti proprio come denti del giudizio.

Il motivo è molto semplice ed intuitivo: questi denti sorgono nelle estremità delle due arcate dentarie in condizioni, di solito, abbastanza svantaggiate.

Quando spunta prima il dente del giudizio dell’arcata superiore rispetto a quello inferiore, questo potrà andare ad urtare, irritare e danneggiare il tessuto sottostante, favorendo l’insorgenza di quella che viene detta ‘pericoronite da pressione‘.

Quali sono le cause della pericoronite del dente del giudizio

Come detto, la pericoronite colpisce soprattutto i tessuti circostanti il dente del giudizio perché, di solito, le condizioni sono sfavorevoli alla sua crescita.

Infatti, molto spesso i secondi molari tendono ad occupare lo spazio che, invece, dovrebbe essere destinato ai denti del giudizio che, quindi, sono costretti a crescere in posizioni e condizioni sbagliate.

Inoltre, la loro localizzazione nella parte più estrema della bocca, ostacola le corrette pratiche di igiene orale per cui la carica batterica può essere più elevata della media e determinare un’infiammazione.

Come appare un tessuto affetto da pericoronite

Osservando i tessuti circostanti un dente del giudizio in cui si sospetta una pericoronite, si possono verificare dei sintomi molto evidenti, tra i quali i più frequenti sono: arrossamento, infiammazione e gonfioredelle gengive.

Oltre a questi sintomi si possono aggiungere alitosi (cioè alito cattivo e pesante) e difficoltà a masticare e deglutire.

In molti casi, inoltre, si ha di frequente un sapore molto strano e fastidioso in bocca, quasi metallico, causato dalla possibile presenza di pus.

In realtà queste sono solo le prime manifestazioni perché in molti casi si può arrivare a sintomi ben più gravi come:

  • dolore delocalizzato che parte dall’orecchio e arriva al collo
  • presenza di pus anche maleodorante in corrispondenza dei tessuti doloranti
  • febbre superiore ai 38°, indice che il sistema immunitario sta intervenendo per combattere e contrastare l’infezione
  • gonfiore anche molto evidente del volto
  • difficoltà ad aprire la bocca e a deglutire perché viene coinvolta la muscolatura della bocca
  • linfonodi ingrossati

Attenzione a non sottovalutare questi sintomi così gravi perché potrebbe essere anche necessario doversi rivolgere a un pronto soccorso nel caso in cui ci si renda conto che l’ascesso si espande sempre più e velocemente e va ad interessare i linfonodi.

In questi casi, comunque molto estremi, si può correre il rischio di una sepsi, cioè della proliferazione e diffusione dell’infezione batterica attraverso il circolo sanguigno che può, così, andare a coinvolgere l’intero organismo.

Cosa succede quando spunta il dente del giudizio

Quando il dente del giudizio comincia a spuntare dalla gengiva, si può formare una piccola sacca di tessuto all’interno della quale si possono insinuare i batteri responsabili dell’infezione.

Un intervento tempestivo consente di bloccare la loro proliferazione che andrà, così, ad interessare solo i tessuti immediatamente circostanti.

Se, però, questa si estende, può raggiungere anche la mascella, le guance, le orecchie e il collo.

I residui di cibo e la placca non possono fare altro che aggravare la situazione.

Come diagnosticare una pericoronite del dente del giudizio

Per diagnosticare la pericoronite del dente del giudizio è necessario rivolgersi al proprio dentista di fiducia nel momento in cui compaiono i primi fastidi.

Il medico procederà ad un’analisi visiva dell’intera bocca e successivamente potrebbe decidere di effettuare una radiografia così da verificare lo stadio e lo stato dell’infiammazione e dell’infezione.

Contemporaneamente il dentista si preoccuperà di vedere come sta spuntando e crescendo il dente del giudizio e valuterà se sia necessario estrarlo.

È attraverso la radiografia, ad esempio, che il dentista potrà verificare se il terzo molare è nella sua corretta sede o se, invece, ad esempio, sta andando a comprimere il dente adiacente.

Inoltre, il dentista potrà anche verificare la potenziale presenza di altre patologie concomitanti, come per esempio la parodontite.

Come intervenire in caso di pericoronite del dente del giudizio

Nel caso in cui il dentista vada ad accertare l’esistenza di questa patologia, dovrà intervenire nella maniera più tempestiva possibile.

Se questa problematica è ancora in fase iniziale, potrebbero essere sufficienti un collutorio antibatterico con cui fare dei risciacqui tre-quattro volte al giorno per andare a combattere l’infiammazione.

Per il lavaggio dei denti, poi, si dovrebbe utilizzare uno spazzolino con delle setole morbide per evitare di danneggiare la gengiva già dolorante.

Quando la patologia si trova ad uno stadio più elevato, potrebbe essere necessario assumere degli antibiotici, degli antidolorifici e degli antinfiammatori.

Secondo le normali prassi operative, il dentista procederà alla pulizia e al drenaggio della parte interessata dall’infezione attraverso l’applicazione di un siero allo scopo di eliminare la carica batterica presente e i residui di cibo.

Nei casi più estremi, poi, il dentista potrebbe essere costretto ad asportare il lembo della gengiva infetto o, addirittura, il dente del giudizio.

Queste diverse soluzioni possono, comunque, essere adottate anche in contemporanea.

Sarà solo il medico a valutare caso per caso la condizione patologica del paziente e a decidere come intervenire.

Tutti i medici dentisti sono in grado nei loro ambulatori di agire per la risoluzione di questa problematica dal momento che non sono necessarie particolari attrezzature cliniche.

È sempre necessario eliminare il dente del giudizio?

In passato, era quasi prassi comune l’asportazione del dente del giudizio.

Oggi, invece, questa pratica si è molto ridotta.

Anche in caso di pericoronite, infatti, il dentista può decidere di non optare per una rimozione del terzo molare, andando ad eseguire un intervento chirurgico di minore entità.

In questo caso, infatti, andrà ad eliminare la gengiva interessata (quindi tutto il lembo di carne infettato) per evitare che batteri e residui di cibo si possano accumulare rendendo sempre più grave la situazione.

Questa soluzione, però, potrebbe non essere definitiva dal momento che frequentemente si assiste a una ricrescita spontanea della porzione asportata per cui il problema si può ripresentare ancora più grave.

Si può intervenire ancora prima di aver fatto una visita di controllo dentistico?

È possibile, comunque, intervenire ancora prima di essere visitati da un medico dentista effettuando dei risciacqui accurati (anche con acqua tiepida salata) che hanno lo scopo di eliminare i batteri eventualmente presenti e i possibili residui di cibo attorno alla sacca.

È anche concesso utilizzare dei gel dentali antibatterici e antinfiammatori 3 o 4 volte al giorno. Q

uesto, però, non significa che sia possibile non rivolgersi al medico, anzi, deve essere solo un comportamento corretto da mettere in atto nell’attesa della visita specialistica.

Come deve comportarsi un paziente che si sia sottoposto all’intervento chirurgico

Nel caso in cui il paziente si sia sottoposto a un intervento chirurgico per l’asportazione del lembo di gengiva infetto o del dente del giudizio, dovrà rispettare, nel post operatorio, una serie di importanti regole e accorgimenti per garantire una guarigione totale e quanto più tempestiva.

Per prima cosa, dovrà attenersi scrupolosamente al piano terapeutico prescritto, per cui dovrà assumere con regolarità tutti i farmaci previsti.

Dovrà, poi, affrontare un periodo di riposo (si tratta, comunque, di un intervento chirurgico), avere un’accurata igiene orale e l’accortezza di modificare temporaneamente la dieta, preferendo all’inizio cibi freddi o comunque a temperatura ambiente, semiliquidi e non eccessivamente dolci o grassi.

Come prevenire la pericoronite

La prevenzione è, per alcuni aspetti, anche più importante della cura.

È per questo motivo che è fondamentale mettere in atto una serie di comportamenti volti ad evitare che questa patologia si possa presentare o che, comunque, sia meno grave.

La prima regola è sempre la stessa: mantenere una corretta igiene orale con spazzolino da denti, dentifricio, filo interdentale e collutorio.

La scelta dello spazzolino è più importante di quello che si possa credere: bisognerebbe acquistare, infatti, un modello con setole abbastanza morbide e dovrebbe essere utilizzato senza esercitare una pressione eccessiva che potrebbe andare a graffiare e ledere la gengiva.

Molto utile può essere anche l’uso di un idropulsore orale che riesce a rimuovere con molta più efficacia i possibili residui di cibo.

In secondo luogo, è fondamentale sottoporsi a delle sedute periodiche di igiene e, infine, effettuare delle visite specialistiche di controllo almeno due volte l’anno.

Fondamentale, poi, è fissare un appuntamento con un dentista non appena ci si accorge che sta spuntando un dente del giudizio per verificare che questo stia avvenendo nella maniera corretta.

Nell’ottica di adottare uno stile di vita sano e regolare, poi, si dovrebbero evitare il fumo e l’alcool che determinano un rallentamento della circolazione sanguigna e quindi una minore ossigenazione e nutrizione dei tessuti.

I tempi medi di guarigione

Nella maggior parte dei casi, il decorso della pericoronite del dente del giudizio è positivo, ma i tempi necessari possono essere anche molto differenti.

Si può, infatti, andare da pochi giorni a alcune settimane, soprattutto nel caso in cui sia necessario sottoporsi a un intervento chirurgico.