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Pubblicato: lunedì 27.12.2021.

Tumore della bocca: cause, sintomi, diagnosi e terapia

tumore della bocca

Cos’è il tumore della bocca

Il tumore della bocca o tumore del cavo orale è una neoplasia maligna, ovvero una massa anomala di cellule che cresce e si diffonde molto velocemente nell’organismo, che può verificarsi in diverse zone del cavo orale.

In particolare, può formarsi a livello di labbra, lingua, gengive, parete interna delle guance, palato duro, ghiandole salivari, pavimento orale (la parte sotto la lingua che separa il cavo orale dagli spazi sottomandibolari e cervicali), parte posteriore della gola e tonsille; ma anche a livello osseo nella mascella e nella mandibola. Si tratta di un carcinoma spinocellulare (o squamoso) ovvero un tumore che colpisce le cellule squamose dell’epidermide.

La formazione nel cavo orale di un qualsiasi rigonfiamento, ferita, o macchia che tende a non andarsene o a non guarire, può essere il campanello d’allarme di questa grave problematica.

Epidemiologia del tumore della bocca

Il tumore della bocca (detto anche cancro alla bocca o carcinoma della bocca) è una delle neoplasie maligne più diffuse al mondo.

Solo in Italia, ogni anno, vengono diagnosticati circa 4.500 casi di questo tumore di cui il 95% in persone dopo i 40 anni.

Generalmente, colpisce gli uomini in percentuale triplicata rispetto alle donne e l’incidenza aumenta notevolmente con l’età: è rarissimo nei giovani e vede un picco dopo i 70 anni. Il tumore della bocca è più frequente nei paesi meno industrializzati, in particolare in India (dove presenta quasi il 50% dei tumori diagnosticati), nelle aree alpine e nel nord-est; tuttavia, anche se in percentuale leggermente minore, è largamente presente anche nelle aree industrializzate come Europa e Nord America.

Inoltre, il tumore nella zona delle labbra risulta essere molto più comune in persone con pelle chiara che passano molto tempo al sole e, più in generale, la lingua risulta essere la sede più coinvolta in questo tipo di neoplasie (rappresenta circa il 30 % dei tumori maligni del cavo orale).

Fattori di rischio del tumore della bocca

Per i tumori del cavo orale, i principali fattori di rischio sono il fumo di sigaretta, sigaro o pipa; la masticazione del tabacco; l’alto consumo di alcol (compreso quello presente nei collutori); traumi della bocca causati ad esempio da protesi dentali rotte, impianti dentali mal posizionati o troppo mobili; l’esposizione al sole per quel che riguarda la zona delle labbra e per questo è sconsigliato esporsi al sole durante le ore più calde o senza la giusta protezione solare.

E ancora: le infezioni da papilloma virus umano (HPV), il quale può infettare la bocca durante il sesso orale, e una scarsa igiene orale.

Tra questi fattori di rischio quelli da tenere maggiormente in considerazione sono l’abuso di fumo e alcol, che aumentano notevolmente la percentuale di rischio nella formazione di neoplasie del cavo orale.

Da considerare, inoltre, che perfino un’alimentazione povera di frutta e verdura fresca può essere un fattore di rischio, anche se con un peso decisamente minore.

Cause della formazione e dell’avanzamento del tumore del cavo orale

Il tumore del cavo orale, come ogni neoplasia maligna, è il risultato di mutazioni del codice genetico che colpiscono il DNA delle cellule e, nel caso in esame, delle cellule dei tessuti del cavo orale. Queste mutazioni sono dunque responsabili della separazione, dell’accrescimento e dell’avanzamento stesso del tumore nell’organismo.

Sintomi del tumore della bocca

I sintomi di un possibile tumore alla bocca comprendono:

  • la formazione di un rigonfiamento che tende a non guarire esterno o interno alla bocca;
  • mal di gola persistente;
  • comparsa di macchie bianche (leucoplachia) o rosse (eritroplachia) all’interno del cavo orale;
  • la caduta dei denti; dolore o difficoltà nella deglutizione; dolore o forte rigidità alla mandibola;
  • dolore o difficoltà nella masticazione;
  • dolore nel mettere o tenere la dentiera;
  • frequenti perdite di sangue dalla bocca;
  • sensazione di qualcosa di estraneo in gola;
  • cambiamento nel tono della voce o difficoltà nel parlare e un calo del peso corporeo.

È dunque importante e necessario, recarsi dal proprio medico curante se uno o più di questi sintomi persiste e dura nel tempo (generalmente più di due settimane) e, in linea generale, ogni qualvolta vi sia una lesione, un rigonfiamento o un disturbo del cavo orale apparentemente sospetto.

Diagnosi del tumore del cavo orale

Per una corretta diagnosi di un tumore del cavo orale è necessario prima di tutto un esame obiettivo da parte del medico curante o del proprio odontoiatra di fiducia in grado di riconoscere eventuali anomalie, ulcerazioni o neoformazioni sospette presenti nella zona in questione.

Di fondamentale importanza è una raccolta anamnestica esaustiva tramite ispezione e palpazione e uno scrupoloso esame obiettivo otorinolaringoiatrico con una particolare attenzione alle zone di maggior diffusione del tumore del cavo orale: labbra (soprattutto inferiore), pavimento orale e margine laterale della lingua.

A seguito di questa prima analisi è poi opportuno eseguire esami più specifici per confermare la diagnosi: biopsia buccale ed eventuali endoscopia della gola e diagnostica per immagini.

La biopsia buccale consiste nel prelievo e nell’analisi laboratoriale di un campione di cellule sospette della zona presa in esame.

Nel caso in cui la diagnosi di tumore alla bocca venga confermata occorre poi proseguire con gli altri due esami per comprenderne caratteristiche e gravità.

Attraverso l’endoscopia della gola, ovvero l’utilizzo di un endoscopio (strumento dotato di luce e telecamera), è possibile ispezionale la bocca e la gola del paziente per definire l’estensione del tumore.

Per diagnostica per immagini, invece, s’intende un esame che tramite TAC, raggi X, risonanza magnetica o PET, permette di verificare la presenza del tumore nei linfonodi limitrofi e negli altri organi, e la presenza dunque di metastasi e la conseguente capacità di diffusione delle cellule tumorali.

In particolare TC e RMN con e senza mezzo di contrasto del collo e del massiccio facciale; ecografia dell’addome per controllare eventuali coinvolgimenti degli organi; PET con 18 fluorodesossiglucosio per identificare l’eventuale presenza di metastasi e TC del torace, l’esame più efficace per individuare eventuali metastasi presenti nei polmoni.

Terapia e cura del tumore della bocca

La terapia da utilizzare in caso di tumore della bocca varia a seconda della sede specifica in cui è situata la massa tumorale, dalla grandezza, dalla diffusione della neoplasia e dallo stato di salute del paziente.

Vi sono diverse tipologie di cure da poter mettere in atto a seconda delle caratteristiche della malattia ma, generalmente, si tende ad agire attraverso trattamenti multidisciplinari che coinvolgono più medici professionisti e combinazioni di terapie.

Dove possibile viene utilizzata la chirurgia: tramite un intervento mirato si cerca di rimuovere la massa tumorale primaria insieme a una piccola zona di tessuto sano circostante per avere la sicurezza di una totale esportazione del tessuto maligno e, in caso di diffusione della massa neoplastica ai tessuti circostanti, anche i linfonodi laterocervicali (prima via di diffusione delle neoplasie del cavo orale).

Oltre all’asportazione del tumore e dei linfonodi può essere necessaria, a seconda dei casi, l’asportazione di parte della lingua, dei denti, della mandibola o di altre parti del cavo orale, per questo nell’intervento deve essere compresa anche una fase di ricostruzione.

Il chirurgo maxillo-facciale potrebbe infatti dover ricorrere a degli innesti di pelle, muscolo, tessuto adiposo, denti o ossa sia per un fattore estetico ma soprattutto per garantire al paziente la migliore funzionalità possibile di tutti gli elementi del cavo orale anche dopo la resezione e una qualità della vita comunque ottimale. Inoltre, a volte risulta necessaria una tracheotomia temporanea per permettere al paziente di respirare in maniera autonoma nei primi momenti dopo l’intervento.

Vi è poi la radioterapia che può essere una terapia complementare all’operazione chirurgica o può essere l’unica terapia utilizzata per la cura di alcuni tipi di tumore o laddove non sia proprio possibile ricorrere alla chirurgia.

Questa terapia prevede l’esposizione della massa tumorale o della zona nella quale era presente prima dell’asportazione, a una determinata dose di radiazioni ionizzanti ad alta energia per distruggere le cellule maligne della neoplasia o sterilizzare il campo chirurgico in funzione del risultato istologico.

Un altro trattamento è la chemioterapia che consiste nella somministrazione di specifici farmaci per uccidere le cellule in rapida crescita come quelle tumorali.

Dato che tuttavia non è possibile garantire un’azione esclusiva sulla massa tumorale, questa terapia può comportare degli effetti collaterali a volte anche molto forti su altri tessuti dell’organismo; tra questi i più comuni sono nausea, vomito, forte affaticamento, perdita dei capelli e un sistema immunitario compromesso che rende il paziente molto vulnerabile alle infezioni.

Vi sono inoltre degli specifici farmaci antitumorali che vanno ad agire in maniera specifica sulle cellule neoplastiche.

Prevenzione del tumore del cavo orale

Considerando che le precise cause delle formazione di un tumore del cavo orale sono al momento ancora ignote, risulta complicato stabilire quale possa essere la miglior prevenzione a questo tipo di malattia.

Tuttavia è bene mettere in pratica misure che possano eliminare i conosciuti fattori di rischio: è necessario, perciò, non abusare di tabacco (il quale contiene sostanze tossiche per le cellule della bocca) e alcol (anche quello contenuto nel collutorio può contribuire alla formazione del tumore se utilizzato ripetutamente per molto tempo); mantenere una buona e costante igiene orale.

E importante lavare i denti almeno 3 volte al giorno.

Vuoi sapere come lavare i denti modo corretto? Leggi la nostra guida.

Inoltre, per una corretta prevenzione, è importante:

  • curare in maniera adeguata ogni possibile lesone del cavo orale;
  • fare controlli regolari dall’odontoiatra di fiducia (almeno una volta all’anno per verificare la salute della mucosa orale e dei denti), essenziale per un eventuale diagnosi precoce soprattutto dopo i 60 anni o per soggetti con stili di vita a rischio;
  • avere un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca contenenti vitamine e antiossidanti che proteggono le cellule;
  • evitare l’esposizione eccessiva ai raggi solari e, soprattutto, non sottovalutare gli eventuali cambiamenti del cavo orale e chiedere immediatamente il parere del medico ogni volta che si presentano anomalie come ulcere, macchie, placche, ferite o rigonfiamenti.

Prognosi del tumore della bocca

La prognosi del tumore della bocca dipende dallo stadio della malattia al momento dell’inizio delle terapie.

Minore è lo stadio della neoplasia, maggiori sono le possibilità di essere curato con successo.

Come quasi tutti i tumori bisogna dunque tenere conto della diffusione del tumore ad altre zone del corpo e delle condizioni di salute generali della persona.

Molto spesso, infatti, alla diagnosi di neoplasia del cavo orale, il tumore risulta essersi già diffuso anche nelle zone circostanti.

In generale, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi risulta essere del 50% circa; invece nello specifico, per pazienti con tumori della bocca ancora circoscritti senza metastasi la sopravvivenza si aggira attorno al 80/90%, mentre per pazienti che presentano metastasi diffuse attorno al 19%.

Ricostruzione dopo il tumore della bocca

Dopo il tumore della bocca e l’eventuale asportazione chirurgica della massa tumorale, rimane uno spazio vuoto, detto gap, e in base ad alcuni fattori il chirurgo deve procedere nella scelta della tipologia di ricostruzione più adatta per il paziente.

Bisogna dunque considerare la sede e le dimensioni dell’area, ma anche lo stato di salute del paziente e la sua capacità di affrontare un’operazione chirurgica di questo tipo.

Per una ricostruzione di questo tipo, il chirurgo può avvalersi di innesti di vario genere composti da vari tipi di tessuto:

  • innesto osseo;
  • innesto muscoloare;
  • innesto di tessuto adiposo o cute.

Come affermato anche in precedenza, lo scopo principale del chirurgo è restituire una buona qualità di vita al paziente garantendo la migliore funzionalità dell’area danneggiata a causa del tumore.

Inoltre, dopo la ricostruzione può essere necessario sottoporsi a sedute di rieducazione da specialisti logopedisti, in grado di riabilitare alla masticazione, all’emissione di suoni (fonazione) e alla deglutizione.

Conclusioni

Il tumore della bocca è una malattia pericolosa e maligna che deve essere prima di tutto combattuta attraverso prevenzione e diagnosi precoce.

È importante stare attenti ai cambiamenti del proprio corpo, fare visite di controllo regolari e rivolgersi a medici competenti e professionali.

Molte persone sono portate all’autodiagnosi con il solo utilizzo di informazioni precarie, sbagliate o raccolte tramite il web, e questo può portare spesso a sottovalutare sintomi importanti o, al contrario, creare inutili allarmisti. Vitale, dunque, non ricorrere al mero “fai da te” ma rivolgersi ad un personale specializzato che possa garantire un esatto percorso di diagnosi e cura.

Fondamentale, inoltre, cercare di eliminare i fattori di rischio perseguendo una vita sana e regolare.

In caso di malattia, è bene affidarsi alle attenzioni di specialisti e seguirne tutte le indicazioni nei minimi dettagli per aumentare le possibilità di successo delle cure.

Come per tutte le malattie il dialogo tra medico e paziente è fondamentale, e solo tramite un rapporto di sincerità e fiducia è possibile combattere insieme verso la guarigione e la sconfitta della neoplasia.