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Pubblicato: venerdì 05.07.2024.

Età per fare un impianto dentale: ci sono dei limiti?

a che età mettere gli impianti dentali

Immagina di poter sorridere di nuovo con fiducia, senza preoccuparti dell’età.

Che tu abbia perso un dente a 20, 50 o 70 anni, gli impianti dentali offrono una soluzione sicura ed efficace. In Ireos Dental sappiamo quanto è importante avere una dentatura forte e un bel sorriso. Crediamo fermamente che il sorriso sia come un biglietto da visita che ci aiuta nella vita di tutti i giorni e nelle relazioni sociali.

Gli impianti sono costituiti da una vite in titanio inserita nell’osso della mascella o della mandibola, terminante con una corona artificiale che simula in tutto e per tutto il dente naturale perso.

Questa soluzione non solo ripristina la funzionalità nella masticazione e nel parlare, ma previene anche lo spostamento dei denti vicini e mantiene la struttura del viso. Scopri come l’implantologia moderna può migliorare la tua qualità di vita a qualsiasi età.

In questo articolo assieme al  Dott. Giuseppe Genzano, dentista implantologo esperto presso la clinica Ireos Dental di Firenze, vediamo nel dettaglio a quale età e possibile mettere gli impianti dentali e come farlo in sicurezza.

Se hai bisogno di mettere uno o più impianti per ripristinare la tua dentatura più rivolgerti alla Clinica Ireos Dental di Firenze dove troverai esperti in implantologia dentale.

Se desideri mettere gli impianti dentali puoi rivolgerti allo studio dentistico Ireos dental di Firenze e al Dott. Giuseppe Genzano. Per fissare un visita puoi contattarci al +39 370 36 55 374 o inviarci una mail a info@clinicaireos.com.  Siamo operativi dal lunedì al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 20:00.

Età minima per gli impianti dentali

L’età minima per considerare un impianto dentale non è legata a un numero preciso di anni, ma piuttosto al completamento dello sviluppo osseo della mascella e della mandibola.

Questo aspetto è particolarmente rilevante nell’implantologia adolescenziale. Sebbene la soglia comunemente accettata sia intorno ai 18 anni, è essenziale valutare caso per caso per confermare che la crescita ossea sia terminata. In alcuni casi, questa valutazione può indicare che l’età appropriata per un impianto potrebbe essere tra i 18 e i 20 anni. Una volta confermato il completamento dello sviluppo, si può procedere con l’intervento.

Importanza della valutazione ossea

Prima di procedere con l’impianto, è fondamentale una valutazione dettagliata dello sviluppo osseo tramite radiografie e altri esami diagnostici. Questo assicura che la struttura ossea sia adeguata per supportare l’impianto, evitando complicazioni future.

Alternative per i giovani pazienti

Per i pazienti più giovani che non hanno completato lo sviluppo osseo, esistono soluzioni temporanee come i ponti o le protesi parziali rimovibili. Queste opzioni possono essere utilizzate fino a quando il paziente non è pronto per un impianto permanente.

Età massima per mettere un impianto dentale

Non esiste un’età massima per inserire un impianto dentale. Anche a 80 o 90 anni, i pazienti possono ottenere risultati eccellenti, a condizione che siano in buona salute generale.

La chiave non è l’età, ma la qualità e quantità dell’osso della mascella o della mandibola. Condizioni ossee buone permettono di procedere con l’impianto anche in età avanzata. Inoltre, anche in presenza di limitata densità ossea, sono disponibili tecniche avanzate che permettono l’inserimento degli impianti con le dovute precauzioni.

Prima di procedere, è fondamentale valutare:

  • Densità ossea: Utilizzando radiografie e scansioni 3D.
  • Salute generale: Considerando condizioni mediche come diabete, osteoporosi e malattie cardiovascolari.
  • Stile di vita: Abitudini come il fumo possono influenzare la guarigione.

Per pazienti con ossatura limitata, esistono tecniche come:

  • Mini-impianti: Ideali per aree con scarsa densità ossea.
  • Innesti ossei: Per aumentare la quantità di osso disponibile.

Fattori di rischio per i pazienti anziani

L’età avanzata comporta spesso problemi di salute che possono complicare le procedure chirurgiche. Condizioni come osteoporosi, diabete e malattie cardiovascolari devono essere attentamente considerate prima di procedere con un impianto dentale. Inoltre, una significativa perdita ossea o recessione gengivale può richiedere interventi preparatori, come l’innesto osseo.

Innovazioni: i mini-impianti

mini-impianti, con dimensioni comprese tra 6 e 8 millimetri, rappresentano una soluzione innovativa per i pazienti con scarsa quantità ossea. Questi impianti permettono di operare anche con una qualità e quantità ossea inferiore rispetto agli impianti tradizionali, rendendoli ideali per i pazienti anziani.

Vantaggi dei mini-impianti

  • Adatti per ossa di bassa densità: Utili per pazienti che non possono supportare impianti standard.
  • Procedura meno invasiva: Riduce il tempo di guarigione e il disagio post-operatorio.
  • Opzione per anziani: Permettono agli anziani di mantenere una vita attiva e dignitosa con un sorriso funzionale.

Valutazione personalizzata

Il professionista in chirurgia e implantologia valuterà attentamente ogni paziente per individuare la soluzione più appropriata, garantendo un risultato ottimale sia dal punto di vista funzionale che estetico. Gli impianti dentali, inclusi i mini-impianti, offrono una soluzione sicura per migliorare la qualità della vita, soprattutto in età avanzata, assicurando una masticazione efficace e un sorriso esteticamente gradevole.

L’età influenza il successo di un impianto dentale?

L’età, di per sé, non è un fattore determinante per il successo di un impianto dentale. Tuttavia, le condizioni di salute legate all’età possono influenzare significativamente il risultato. Ad esempio, un paziente anziano con gravi problemi di salute potrebbe affrontare rischi maggiori durante la chirurgia orale, rendendo l’intervento meno consigliabile.

Inoltre, chi ha perso i denti da molto tempo potrebbe aver subito una perdita ossea significativa o recessione gengivale, complicando l’inserimento dell’impianto. In questi casi, potrebbero essere necessarie tecniche alternative come l’implantologia zigomatica, la rigenerazione ossea, la innesto gengivale o l’uso di impianti a griglia.

Pertanto, una valutazione accurata delle condizioni di salute e delle specifiche esigenze del paziente è essenziale per determinare la migliore soluzione implantologica.